Dal 26 novembre arriva il Fascicolo Sanitario Elettronico

Dal 26 novembre arriva il Fascicolo sanitario elettronico, primo portale elettronico della salute. Conterrà tutti i dati sanitari riguardanti ciascun cittadino italiano, dai farmaci ai referti medici, fino alle informazioni sulla nostra
attività fisica. Dati che saranno accessibili via internet, da computer o cellulare. 

E’ stato infatti da poco pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto che dà il via al nuovo strumento a partire dal 26 novembre prossimo ed assegna alle Regioni un tempo brevissimo, fino al 31 dicembre 2015, per mettersi al passo con la nuova banca dati. Al momento però, considerato il ritardo nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le uniche Regioni pronte al via sono Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Difficile dunque, secondo gli esperti, che tutte le altre possano farcela per fine anno.

Ma cosa conterrà esattamente il nostro Fascicolo personale? Il ministero della Salute, che ha già attivato l’apposito portale (www.fascicolo-sanitario.it), spiega che ci saranno i link ad alcuni
dati necessari e ad altri invece facoltativi.
Nel primo gruppo ci saranno dati anagrafici, referti, verbali di pronto
soccorso, lettere di dimissioni ed anche un profilo sanitario sintetico e il dossier
farmaceutico, compreso il consenso o diniego alla donazione organi e tessuti. Nei dati
facoltativi, che potranno essere inseriti da medici, strutture sanitarie o dal
paziente stesso, ci sono prescrizioni, farmaci assunti, vaccinazioni,
certificati medici, esenzioni, “bilanci di salute”. Ma non basta, perché gli stessi pazienti potranno scaricare nel fascicolo i propri dati di attività fisica provenienti dalle
macchine della palestra o dal proprio smartwatch.

Una autentica “schedatura” di massa: così appare il nuovo strumento, stando almeno a queste prime informazioni. Dove va a finire la privacy del cittadino? Quante persone potranno avere accesso a informazioni così sensibili? Se lo domanda l’associazione NOI CONSUMATORI il cui presidente, avvocato Angelo Pisani, rincara la dose: «Non vorremmo – attacca subito – che il Fascicolo dovesse servire prevalentemente a Fisco e Assicurazioni, così violando la riservatezza sui dati personali degli italiani col pretesto di tutelare la salute. Stiamo valutando – annuncia in conclusione Pisani – tutti gli aspetti del nuovo provvedimento per tutelare al massimo gli utenti battendoci contro eventuali, e purtroppo prevedibili, distorsioni nell’uso della banca dati sanitaria».