Danno morale al professionista se la Cassa gli preclude l’attività libera
Il professionista ha diritto al risarcimento del danno morale dalla
propria Cassa di previdenza se questa, negandogli la ricongiunzione di
periodi assicurativi, gli preclude di andare in pensione, lasciando il
posto presso il Comune, e di riprendere poi l’attività libera. Lo ha
affermato la sezione Lavoro della Cassazione con la sentenza 3023/2010
secondo la quale in questo caso il diniego illegittimo dell’ente di
previdenza ha prodotto un danno all’interessato al quale è stata negata
la possibilità di esercitare “una legittima scelta di vita”.