Decessi all’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, scatta l’inchiesta
Un uomo di circa trent’anni, di cui non sono note le generalità, è morto ieri sera nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa (Caserta). A diffondere la notizia Dario Stefano Dell’Aquila, portavoce dell’associazione Antigone in Campania. «Secondo una prima sommaria ricostruzione – riferisce la nota – l’uomo sarebbe morto nel tardo pomeriggio, per soffocamento». Appena tre giorni fa si è verificata un’altra morte: un internato di 33 anni si è tolto la vita venerdì scorso.
“A fronte della situazione chiediamo chiarimenti – afferma l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Appoggiamo quanto dichiarato dal portavoce di Antigone sulla necessità di accertamenti e controlli ed analisi sulle cartelle cliniche. L’uso degli psicofarmaci somministrati agli internati nell’ospedale giudiziario deve essere verificato e garantito in modo corretto e trasparente. A nostro avviso le autorità devono appurare quanto accaduto sui casi di morte avvenute nel nosocomio di Aversa in quanto le cifre comunicate sono allarmanti: in soli cinque mesi si sono registrati tre suicidi e uno che richiede un approfondimento delle cause. Inoltre crediamo che proprio all’interno dei presidi sanitari giudiziari sia d’obbligo avere un maggiore servizio di sorveglianza per garantire la sicurezza di medici e pazienti”.