Decreto anti-crisi: modifiche per Ambiente, Corte dei Conti e scudo fiscale
Non solo ambiente e Corte dei Conti. Arrivano, probabilmente ancora per
decreto, le modifiche al decreto anticrisi e riguarderanno anche lo
scudo fiscale. Nessun cambiamento, sembra, per la tassa sulle
plusvalenze figurative delle riserve di oro. La maggioranza e il
governo hanno deciso di «correggere» le norme più contestate della
manovra che ha appena ricevuto il via libera da Montecitorio. Ma non
attraverso la via parlamentare, che avrebbe impegnato il Senato sul
filo di lana della pausa estiva. Torna così l’autorizzazione del
ministero dell’Ambiente per la costruzione di centrali elettriche,
fortemente volute dal ministro Stefania Prestigiacomo. Piccole
modifiche saranno invece previste per la riforma della Corte dei Conti
che, nell’attuale scrittura, limita i poteri per l’avvio di una
indagine contabile. A sorpresa, poi, spuntano anche novità sullo scudo
fiscale. Mentre, appare certo, non arriveranno modifiche alle norme che
tassano le plusvalenze figurative dell’oro, che pesano sulla Banca
d’Italia e che sono state contestate fortemente dalla Bce. Le modifiche
concordate riguarderanno in primis l’articolo 4, in base al quale il
ministero guidato da Stefania Prestigiacomo non avrebbe più voce in
capitolo sugli interventi «urgenti» che dovessero essere realizzati con
capitali privati per la produzione, trasmissione e distribuzione
dell’energia. Saranno quindi reintrodotti criteri di coautorizzazione.
L’altro tema è la riforma delle procedure della Corte dei Conti,
introdotta con un emendamento dal deputato Bernardi (Pdl) che limita
l’avvio di procedure da parte dei magistrati contabili. La norma sembra
ricordare quella sulle intercettazioni sulla quale il Quirinale non ha
nascosto i suoi dubbi. In questo caso le modifiche non saranno però una
vera e propria retromarcia, ma solo ritocchi alle norme. C’è poi il
capitolo dello Scudo Fiscale, con possibili ritocchi per renderlo di
facile applicazione. Rimane al palo, invece, la tassa sulle plusvalenze
figurative che si calcolano sulle riserve di oro. E questo anche se il
testo già corretto – secondo la Banca Centrale Europea – «pregiudica
l’indipendenza della Banca d’Italia». Dalla tassa sull’oro a quelle
pagate dai terremotati. La sospensione – ha già annunciato Tremonti –
sarà prorogata. Ma – incalza l’opposizione – lo strumento
dell’ordinanza del Consiglio dei ministri non va bene. e non c’è ancora
una data. Più facile, allora, una volta presa la decisione, che questa
sia introdotta nel nuovo decreto, cioè in un provvedimento di pari
rango legislativo a quello che ora fissa le scadenze per fine dicembre.
Discussione ancora aperta su capitoli delicati come la sanatoria delle
badanti e i fondi per lo spettacolo. È possibile infine che il decreto
accolga l’ordine del giorno approvato lunedì a sorpresa dalla Camera,
nonostante il parere contrario del governo: la sede del Forum
permanente per lo sviluppo del Mediterraneo sarà spostata da Milano, la
città indicata dal decreto nella versione licenziata da Montecitorio, a
Palermo.