Decreto sviluppo: le modifiche introdotte dal Parlamento
Il 7 luglio è stato approvato definitivamente dal Senato il decreto legge sullo sviluppo (decreto legge 13 maggio 2011 n.70), in vigore dal 14 maggio dopo la promulgazione del Capo dello Stato e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 13 maggio scorso. Con 162 voti favorevoli, 134 contrari ed un’astensione l’Aula di Palazzo Madama ha approvato in via definitiva l’articolo unico del disegno di legge n. 2791, sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia. Il ddl di “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, concernente Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia” era stato già approvato dalla Camera dei deputati il 21 giugno scorso. Queste le principali modifiche introdotte nel testo del decreto convertito in legge:
Credito d’imposta. Valido per le imprese che investono nel Mezzogiorno. Viene istituito per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato nei dodici mesi successivi all’entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Se i posti di lavoro creati non sono conservati per un periodo minimo di 3 anni o di due anni nelle caso delle pmi e se vengono accertate violazioni non formali, l’imprenditore deve restituire con l’aggiunta di sanzioni il credito d’imposta già usufruito.
Rispetto al decreto legge, le modifiche introdotte in sede parlamentare estendono il credito l’imposta a favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca anche per gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. In credito d’imposta è introdotto in via sperimentale fino al 2012.
Distretti turistici. che perdono la parola “Alberghieri” per rimanere solo distretti turistici. Mentre il diritto di superficie ventennale contenuto nella prima versione del decreto viene stralciata. I distretti turistici godono di una serie di agevolazioni e semplificazioni di carattere fiscale, finanziario e amministrativo e costituiscono ‘zone a burocrazia zero”.
I controlli in azienda da parte del fisco devono essere nel tetto dei 15 giorni lavorativi e contenuti al massimo in un trimestre.
Inoltre, dal primo gennaio 2012, l’attività di riscossione delle entrate fatta da Equitalia per conto dei Comuni termina per tornare in capo agli enti locali.
Sugli interessi delle cartelle esattoriali, si stabilisce che la misura degli interessi per il versamento, la riscossione e i rimborsi dei tributi venga fissata nel limite massimo di un punto percentuale (attualmente è di tre) rispetto al tasso al saggio legale pubblicato annualmente a cura del ministero dell’Economia. Questa norma è valida solo per le cartelle future.
Rinegoziazione mutui. Viene ampliata la platea dei destinatari della disciplina sulla rinegoziazione dei mutui ipotecari a tasso variabile. In particolare, l’importo dei finanziamenti rinegoziabili è elevato da 150 mila a 200 mila euro.
Sportello unico imprese. Nei Comuni inadempienti verranno nominati commissari ad acta.
Due nuovi enti. Viene istituita l’Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua e l’ente per il microcredito.