Deficit Sanità: a rischio assistenza anziani e disabili
“La Regione Campania, nel disperato tentativo di
evitare il commissariamento per la disastrosa gestione economica
finanziaria del servizio sanitario, continua a sfornare in maniera
industriale delibere su delibere che creano confusione e danno l’idea
dell’assoluta mancanza di principi ispiratori e di un progetto
strutturale di riorganizzazione del servizio. Un esempio: la giunta
nella seduta del 16 luglio scorso ha emanato una delibera che annullava
due precedenti delibere – prodotte rispettivamente il 19 giugno e il 10
luglio scorso – relative alle misure da adottare per il rientro del
disavanzo sanitario”. Lo denuncia il coordinatore regionale
Anffas-Onlus, Salvatore Parisi, che parla di “atti scellerati e
discriminatori”.
Per Parisi la confusione è ancora più evidente agli addetti ai lavori
dopo la decisione della Regione di eliminare dai Lea le prestazioni di
laserterapia ed elettroterapia antalgica e ultrasuono terapia, dopo che
la stessa nel 2002 li aveva introdotti surrettiziamente e a modifica
dei Livelli essenziali di assistenza nazionali. “L’azione più grave
messa in campo dalla Regione Campania – denuncia Parisi – è la
definizione delle rette, assolutamente inadeguate al fine di garantire
qualitativamente significative e quantitativamente sufficienti, per le
prestazioni erogate ad anziani, disabili e persone con Alzheimer
assistite in regime semiresidenziale e residenziale”.
La Regione, di fatto, già in fase di previsione di spesa non assicura
le prestazioni alle persone con disabilità, agli anziani e ai dementi:
questo in uno Stato di diritto è inaccettabile. “I provvedimenti
adottati – conclude il coordinatore regionale di Anffas-Onlus – sono
assolutamente scellerati, disonesti e discriminatori. La paura delle
famiglie con disabili in queste ore sta crescendo in maniera profonda.
In Anffas stanno arrivando da tutta la regione numerose telefonate alle
quali francamente è difficile dare una risposta rassicurante”.