Depuratori ok, ma è allarme scarichi killer La mappa della balneabilità in Campania
E i balneatori lanciano l’allarme sui ritardi della bonifica. Ora hanno Nel frattempo, però, resta da abbattere un altro scoglio per vedere il «Per eliminarli occorre un piano strategico che comprenda il controllo Notevoli i ritorni per l’economia: 1 chilometro di spiaggia balneabile «Ci interessa la funzionalità dei depuratori – avverte Giovanni Pianese
(7 aprile) – Insufficienti i depuratori, il litorale domitio resta
inquinato dai troppi scarichi abusivi. Secondo uno studio del
dipartimento di Pianificazione e scienza del territorio della
Università di Napoli Federico II, che si basa anche sui dati rilevati a
gennaio dall’Arpac , la costa settentrionale della Campania non verrà
resa balneabile dall’entrata in funzione a pieno regime degli impianti
di Villa Literno e Cuma.
riaperto con tante aspettative, soprattutto dopo il patto siglato in
Regione a gennaio scorso per tenere i lidi aperti tutto l’anno – con
sgravi fiscali, agevolazioni e realizzazione delle condotte sottomarine
per portare al largo i reflui trattai dal depuratore di Cuma – e
contano di archiviare il disastro della scorsa stagione, legato allo
sversamento incontrollato di liquami in mare, con il 70 per cento in
meno di presenze e perdite per oltre 60 milioni di euro.
mare pulito. Secondo gli studiosi, le opere pubbliche per il
disinquinamento non bastano: vanificherebbe la loro efficacia, infatti,
l’immissione di scarichi non depurati direttamente in mare. Secondo gli
studi in un tratto di litorale di circa 27 km vengono scaricate acque
inquinate provenienti da circa 4 milioni di abitanti e da numerosi
insediamenti zootecnici e industriali ubicati nella Pianura Campana,
nel bacino dei Regi Lagni e del Volturno.
del territorio e degli scarichi liquidi di tutti i tipi che devono
essere depurati in modo da rendere balneabile tutto il litorale – dice
il geologo Franco Ortolani, direttore del dipartimento di
Pianificazione e scienza del territorio della Facoltà napoletana –
Bisogna coinvolgere anche il Molise dal momento che parte della
Provincia di Isernia immette gli scarichi nel Volturno».
e adeguatamente attrezzata può garantire un fatturato annuo variabile
da 2 a 4 milioni di euro. Non ne possono più di balletti di cifre e
dati allarmistici i balneatori. «Non possiamo stare continuamente
appresso ai dati – dice Salvatore Trinchillo, responsabile provinciale
del Sib – Chiediamo che le nostre coste siano rese balneabili con
continuità mettendo in cantiere tutte le iniziative concordate per
evitare il tracollo dell’anno scorso. Questo settore dà lavoro a
migliaia di famiglie». Dello stesso avviso il sindaco di Giugliano.
– E abbiamo già chiesto un tavolo in prefettura con Regione e Provincia
per fare in modo che si attivino tutti gli interventi necessari per
garantire la balneabilità della nostra costa».