Diego Maradona a Befera: non sono un evasore. Voglio fare il testimonial per il fisco
“Riguardo alla mia situazione con il fisco ho già fatto sapere tramite il mio legale Angelo Pisani e attraverso i media, e ribadisco, che sono stato vittima da molti anni di una congiura fatta verso di me da ignoti che non mi volevano bene”.
Diego Armando Maradona, da Dubai, dove è da un anno alla guida dell’Al-Wasl Sports Club, ha accettato di rispondere al Sole 24 Ore fornendo, tramite il suo legale, la sua versione dei fatti sulla querelle da 40 milioni di euro che lo vede opposto al Fisco italiano.
La vicenda tributaria e processuale, del resto, potrebbe avere un epilogo conciliativo nelle prossime settimane. Anche alla luce di una sentenza del 1994 che ha annullato analoghi accertamenti del Fisco.
Molti in Italia (tranne i napoletani, ovviamente) pensano che lei sia un evasore. Che cosa si sente di rispondere?
“Non sono mai stato un evasore e voglio che lo capiscano i cittadini e i contribuenti prima dei giudici e di Equitalia, perche mi fa piacere tornare in Italia a testa alta e lavorare in pace. Non voglio sconti e privilegi, ma solo sedermi con Befera e il mio avvocato per sanare questo infinito equivoco”.
Befera oggi ha detto che l’aspetta per sanare la situazione. È pronto a trovare un accordo con l’agenzia delle Entrate?
“Rispetto il lavoro di Befera e voglio capire perché sono stato sempre visto come un evasore se io non ho mai fatto del male a nessuno e ho sempre pagato le tasse che conoscevo, come dico e dirò sempre”.
E se le proponessero di fare da testimoniale del Fisco italiano?
“Sono pronto a fare il testimonial della legalità e anche del fisco umano. Ho imparato tante cose nella mia vita e sono pronto a essere l’esempio di una buona soluzione per il fisco che sa ascoltare i cittadini che non sono degli evasori di professione, il fisco che alla fine fa prevalere la giustizia e la saggezza”.
Napoli l’aspetta. Quando tornerà?
“Tornerò prima per l’udienza nel rispetto dei giudici e per dimostrare la mia buona fede e innocenza per la causa che io stesso ho chiesto per chiarire il mio caso dopo i consigli del mio amico avvocato. Salvo impegni lavorativi in Arabia Saudita dove lavoro e ho un contratto con gli arabi gelosi del mio amore per Napoli arriverò puntuale, perché la pace col fisco deve essere una festa”.