Difesa della mozzarella di bufala: il consorzio incontra De Gennaro
I siti per il trattamento dei rifiuti solidi urbani nelle zone agricole di pregio dell’area dop della mozzarella di bufala campana: questo il tema predominante dell’incontro odierno tra il commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Campania Gianni De Gennaro e Vito Rubino, presidente del Consorzio per la tutela della mozzarella di bufala campana dop. “Nelle scorse ore sono stato contattato dalla struttura commissariale per fissare un appuntamento con il commissario De Gennaro — dice Rubino — confido in un incontro cordiale e costruttivo sui problemi a tutti note”. Nei giorni scorsi, infatti, il presidente del Consorzio casertano ha ribadito la sua contrarietà all’apertura di siti per il trattamento dei rifiuti solidi urbani nelle zone agricole di pregio dell’area dop della mozzarella di bufala campana, lamentando, peraltro, il mancato incontro con i vertici della struttura commissariale.
“Sulla questione rifiuti — sostiene Rubino — abbiamo assunto una posizione assolutamente chiara: no a discariche e impianti di trattamento in zone agricole di pregio nell’area dop. A dicembre, poi, nella sede del Consorzio si tenne una riunione dei consorzi di tutela dei prodotti dop e igp della Campania: si voleva prendere una posizione comune sulla questione rifiuti, ma non fu possibile a causa dell’opposizione del Consorzio di tutela dei vini casertani, rappresentato dal suo presidente, il consigliere regionale della Campania Nicola Caputo”. Sulla vicenda brucellosi il presidente sottolinea come il settore sia finito sotto la lente della stampa nazionale e internazionale “solo perchè è stato nominato un commissario straordinario, e in ciò si è ravvisata una similitudine con la vicenda rifiuti”. “Da questo momento occorre costruire un tavolo di lavoro con il mondo allevatoriale, anche per verificare la possibilità di modifiche al disciplinare, con l’ingresso a pieno titolo degli allevatori nel Consorzio di tutela, evento non più rinviabile — aggiunge Rubino – sono pronto a dimettermi se non sarà avviato un processo di rinnovamento all’interno del Consorzio che veda prima l’ingresso della parte allevatoriale negli organi decisionali e poi la riscrittura del disciplinare di produzione della mozzarella di bufala campana. Voglio essere il garante della trasformazione del Consorzio, della sua apertura al mondo agricolo e, successivamente, della riscrittura trasparente e condivisa del disciplinare”.