Diffamazione, passa norma ‘salva direttori’ Emendamento bocciato anche dal governo
Il Senato ha approvato l’emendamento del relatore Filippo Berselli (Pdl) al ddl sulla diffamazione che sanziona, per il reato, il direttore o il vice direttore della testata con una pena pecuniaria escludendo la pena del carcere, mentre prevede per il giornalista la detenzione fino ad un anno. A favore si sono espressi 122 senatori, contrari 111, 6 astenuti. A votare sì sono stati Pdl e Lega. Hanno votato contro Pd, Idv, Udc, Api-Fli.
Precedentemente il governo eintervenuto in aula, con il sottosegretario alla Giustizia Antonino Gullo, per comunicare la contrarietà “per ragioni tecniche” alla proposta in quanto incidente sul sistema dei reati in concorso previsto dall’art.110 del Codice penale, oltre che sull’art.57 relativo ai reati a mezzo stampa.
La votazione è stata tenuta aperta per oltre 5 minuti perché diversi senatori sono stati chiamati a votare solo per se stessi dalla stessa vice presidente del Senato Rosi Mauro che ha dovuto attendere che i segretari di presidenza concludessero i loro controlli presso i diversi scranni dove alcuni senatori, come detto dalla stessa Mauro, davano uno spettacolo “indecente”.