Digitale Terrestre, Comuni in rivolta per mancato segnale
Da quando si sta progressivamente realizzando la cosiddetta rivoluzione
del digitale terrestre, che comporta l’interruzione della trasmissione
del segnale tv tramite l’analogico, molti Comuni e intere zone di
grosse realtà metropolitane, soprattutto al nord, stanno avendo grosse
difficoltà a vedersi garantito il servizio, con particolari problemi
per la visione dei canali della Rai, la tv pubblica, pagata dal
contribuente a caro prezzo con il famoso quanto odiatissimo canone.
Eppure, l’azienda tace e non vengono fornite informazioni agli utenti
sulle modalità di ricezione del segnale, tanto che molti cittadini hanno
chiesto alle associazioni in difesa dei consumatori, nonché ai loro
amministratori locali di farsi interpreti di un malessere che sta
diventando sempre più palpabile in Piemonte, così come in Comuni della
Lombardia e nella stessa Capitale, dove la zona est della città non
riceve da giorni il segnale per le reti Rai. L’assessore Claudia
Taurisano, del Comune di Brescia ha deciso di prendere carta e penna,
sostenuta da numerose associazioni dei consumatori, per scrivere al
Ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, competente per le
Comunicazioni, al fine di rendergli presente il disagio che sta vivendo
la città, che non riesce ad avere un buon servizio televisivo, da
quando è passata al digitale terrestre. Analoghe proteste a Roma, dove
da giorni non vengono visualizzate le reti Rai, ma anche le reti
Mediaset, in molte realtà del nord non si vedono spesso. Verrebbe da
dire: beato chi ha ancora l’analogico!