Dipendenti in cig, ecco il bonus per mettersi in proprio
Arriva il bonus per chi è in cassa integrazione, o percepisce la
disoccupazione, e decide di tentare la via di mettersi in proprio. E’
stato infatti pubblicato sulla gazzetta ufficiale il decreto di
attuazione della legge anticrisi dell’agosto scorso, ed è quindi
possibile presentare le domande all’Inps.
Tutti insieme i soldi della cig – Il bonus
una tantum è pari alle indennità di cassa integrazione o di
disoccupazione alle quali si avrebbe diritto, ovvero al totale delle
somme spettanti per il numero di mensilità di trattamento non erogate,
escluso quanto dovuto per contributi figurativi, nel limite di spesa
autorizzato dalla procedura di crisi. In pratica chi decide di cambiare
lavoro e avviare una nuova attività, può scegliere di dimettersi in
anticipo dall’azienda, o di rinunciare all’indennità di disoccupazione,
incassando tutti insieme i soldi a cui avrebbe diritto rimanendo legato
all’azienda. Occorre però dimostrare l’effettivo avvio della nuova
attività professionale o imprenditoriale, anche con la forma della
cooperativa.
Chi può presentare la richiesta –
la possibilità di incassare il bonus per mettersi in proprio riguarda chi percepisce:
– il trattamento di cassa integrazione ordinaria;
– la cassa integrazione straordinaria in caso di liquidazione dell’azienda;
– la cassa integrazione straordinaria nel caso di esuberi strutturali;
– l’indennità di disoccupazione, anche con requisiti ridotti.
Nel caso in cui si abbia diritto anche all’indennità di mobilità, è
possibile ottenere in contemporanea la liquidazione di entrambi i
trattamenti.
A chi e come presentare la richiesta –
Il bonus è gestito direttamente dall’Inps. Occorre, quindi, presentare
all’Istituto una specifica domanda, sui moduli che saranno messi
appositamente a disposizione per questo, con la
descrizione dell’attività che si intende avviare. L’Inps, una volta
verificata la correttezza della domanda verserà subito il 25%
dell’incentivo, interrompendo contemporaneamente l’erogazione del
trattamento di sostegno al reddito. Il restante 75% della somma,
invece, sarà versata a fronte della presentazione della documentazione
dell’avvio della nuova iniziativa, dell’attività di lavoro
autonomo, della creazione o dell’associazione in una cooperativa.
Quando si tratta di attività che richiede un’autorizzazione o
l’iscrizione in albi professionali o di categoria, dovrà essere
documentato il rilascio dell’autorizzazione o il certificato di
iscrizione. Inoltre chi è in cig entro 15 giorni dalla domanda all’Inps
deve anche dare le dimissioni dal posto di lavoro.
Il bonus non è certamente un regalo, dato che si tratta semplicemente
di incassare in una volta sola soldi ai quali si avrebbe diritto
comunque. Vale comunque la pena di approfittarne se si è già ben
convinti non non poter o non voler tornare a svolgere quel determinato
lavoro, e si hanno ben chiare le idee su come utilizzare questi soldi.
Non un salto nel buio, quindi, ma un vero investimento per un futuro
diverso.