Dirigente preposto: l’Assonime precisa il ruolo
Con la circolare n. 44 del 2 novembre scorso, l’Assonime si è
soffermata ad analizzare la figura del dirigente preposto al controllo
organizzativo e contabile della società. In particolare nel documento
si prende in esame il ruolo occupato e le funzioni svolte nell’ambito
dell’organizzazione aziendale, dal dirigente preposto, quindi i suoi
compiti organizzativi e informativi, le relazioni con gli organi
societari, le funzioni aziendali di controllo e le responsabilità che
derivano dal suo incarico.
L’aumento delle figure di controllori
nell’organizzazione societaria, ha reso necessario, quindi, delinearne
più precisamente i contorni e gli ambiti di azione per una maggiore
razionalizzazione del sistema dei controlli e soprattutto per il
coordinamento tra tutte le figure coinvolte, in particolar modo, nella
produzione, elaborazione e vigilanza dell’informazione contabile. In
quest’ottica il dirigente controllore si deve considerare, a parere
dell’Assonime, come una nuova e autonoma figura dirigenziale.
“Attribuendo
al detto soggetto una funzione amministrativa di controllo, potrebbe
sorgere il dubbio circa una sovrapposizione di tale incarico con quello
dell’organo delegato per la predisposizione delle procedure contabili e
con quello del comitato per il controllo interno e degli amministratori
non esecutivi. Tale sovrapposizione svanisce nel momento in cui si
analizza la vera funzione del dirigente preposto, che e` quella di
“garanzia” dell’attendibilita` e trasparenza delle informazioni
contabili della societa`. Assonime e` del parere che il dirigente
preposto debba essere considerato come un “nuovo organo societario”,
qualificato cioe` come “una nuova figura dirigenziale”, la cui nomina
deve essere riservata all’organo amministrativo“.