DIRITTI AI GAY Obama ordina agli ospedali di riconoscere partner omosessuali
Barack Obama ha ordinato agli ospedali americani di riconoscere i diritti delle coppie gay, permettendo al paziente di indicare il proprio partner come la persona che ha il diritto di visita e che dovrà prendere decisioni sulla sua salute. Il presidente americano ha stabilito che il dipartimento della Sanità dovrà proibire ogni discriminazione dei gay negli ospedali che ricevono sovvenzioni federali.
“Ogni
giorno, in tutta l’America, a pazienti viene negata la cura dei loro
cari – si legge nell’ordine esecutivo di Obama – ai gay e le lesbiche
americane viene spesso vietato di stare accanto a compagni di una vita,
vietato di prendere decisioni in caso che il paziente non sia in grado
di farlo”. La decisione, sottolinea oggi la stampa americana,
rappresenta il più significativo intervento fatto finora
dall’amministrazione Obama in difesa dei diritti della comunità gay.
Grande
soddisfazione da tutte le organizzazioni per i diritti dei gay, che da
tempo lavoravano per ottenere questa misura. Durissime le critiche sul
fronte opposto: “Una decisione che mina la definizione di matrimonio”,
ha dichiarato Peter Sprigg, analista del Family Reaserach Council,
think tank conservatore concentrato sui valori cari dalla destra
cristiana.
Barack Obama ha voluto annunciare la sua decisione
telefonando personalmente a Janice Langbehn, una donna della Florida
che non ha potuto stare accanto alla compagna Lisa Pond, con cui aveva
vissuto 18 anni, morta nel febbraio 2007 per aneurisma cerebrale. “Sono
anni che ripeto che tenere la mano a qualcuno che sta morendo non è un
diritto dei gay ma un diritto umano, e ora il presidente mi chiama e mi
dice che è d’accordo con me. E’ una cosa sorprendente” ha dichiarato la
donna dopo la conversazione con il presidente.