Disastro aereo, precipita un altro Airbus: 153 i morti
Un aereo passeggeri della Yemen Airways con a bordo con
153 persone si è schiantato nelle acque dell’Oceano indiano, al largo
delle isole Comore. I passeggeri erano partiti lunedì dall’aeroporto
parigino di Roissy, con destinazione Moroni, nelle Comore. Avevano
fatto scalo nella capitale yemenita. A Sanaa, i passeggeri erano saliti
su un altro volo, un Airbus 310 e ripartiti per Moroni. Un bimbo è
sopravvissuto ed è stato recuperato dai soccorritori.
La
notizia del ritrovamento del piccolo apre il varco alla speranza che ce
ne possano essere degli altri. Il responsabile dell’aviazione civile
yemenita, Muhammed Abdul-Qadber, ha fatto sapere che alcuni corpi senza
vita sono stati individuati nell’area dell’incidente. Individuata anche
la carlinga dell’aereo. Testimoni parlano anche di una larga chiazza di
carburante. L’incidente , ha riferito Abdul-Qader, è avvenuto mentre
nell’area vi era un vento molto forte, con raffiche fino a 161
chilometri l’ora. Delle 153 persone a bordo dell’aereo yemenita
precipitato nell’oceano Indiano, 66 sono cittadini francesi. Nessun
italiano a bordo, secondo quanto risulta alla Farnesina.
Situate al largo delle coste sud-orientali africane (a nord del
Madagascar, di fronte alle coste del Mozambico), le isole che formano
l’arcipelago delle Comore – con le spiagge bianche ed i paesaggi
mozzafiato – sono una tradizionale meta turistica. A bordo del jet
c’erano undici persone di equipaggio e 142 passeggeri (tra cui tre
bambini), in gran parte francesi o originari delle isole nell’Oceano
Indiano.
La compagnia aerea Yemenia era ”molto controllata”
dalle autorità francesi, e ”numerosi difetti erano stati rilevati”
sull’aereo precipitato al largo delle Comore. Lo ha detto il segretario
di Stato francese ai trasporti, Dominique Bussereau, sulla tv I-tele’,
parlando del incidente dell’A310.