Disoccupati bloccano auto di De Magistris. Calci e pugni dei «Bros» contro la vettura. Il sindaco: «Dialogo ma non con i violenti»
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è stato contestato stamane da un gruppo di disoccupati, ex appartenenti al progetto di reinserimento «Bros», che hanno bloccato per alcuni minuti la sua auto impedendogli di allontanarsi da viale dei Pini, dove si era svolta una manifestazione con la partecipazione di decine di alunni di scuole elementari e medie. Tra i manifestanti, una trentina, anche alcune donne che hanno colpito con calci e pugni la vettura con il sindaco a bordo. «Hai fatto solo promesse, siamo stanchi e vogliamo lavorare», sono alcune delle frasi rivolte al sindaco, restato una decina di minuti in macchina fino al termine del “blocco”, rimosso con l’aiuto della polizia municipale e degli stessi Bros.
La protesta si è svolta a margine di una manifestazione dell’Asìa, l’azienda di igiene urbana, che presentava stamane – al sindaco e ad una serie di scuole – il primo compost verde realizzato in città. I precari Bros hanno esibito striscioni e urlato slogan, chiedendo un colloquio con il sindaco che però non è avvenuto. Quando de Magistris è salito in auto per andar via, i manifestanti hanno circondato l’auto impedendole di ripartire. Gli agenti della polizia municipale presenti in zona hanno cercato di evitare che la situazione degenerasse. Dopo circa un quarto d’ora, i manifestanti si sono allontanati dalla vettura di De Magistris, che è ripartita.
Dieci persone sono state denunciate dalla polizia a seguito dell’assalto all’auto all’interno della quale si trovava il sindaco Luigi De Magistris. La polizia a tempo di record ha identificato i disoccupati organizzati aderenti all’ex progetto Bross e ai “Banchi nuovi” e ai disoccupati di Acerra che hanno colpito con calci e pugni l’auto del sindaco. I dieci sono stati denunciati in stato di libertà per manifestazione non autorizzata, violenza privata aggravata, danneggiamento aggravato e oltraggio a pubblico ufficiale. Le indagini della polizia proseguono per cercare di identificare altri partecipanti alla protesta.
Messaggio sul blog. «Sono amareggiato per quanto si è verificato questa mattina. Un’iniziativa che vedeva coinvolti i bambini delle scuole elementari, per la consegna del primo compost ricavato dalla raccolta differenziata della città, è stata infatti violata dall’aggressione preparata contro di me da un gruppo di disoccupati organizzati riconducibili alla sigla Bros». Lo scrive su internet il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando quanto accaduto stamane.
«Da sindaco e da democratico ho sempre dialogato con tutte le anime della città, compresi coloro che questa mattina mi hanno contestato e aggredito, perché ho sempre rispettato il malessere sociale, cercando di comprenderne le ragioni e perfino le espressioni più aspre. Anche quando non era di mia competenza in quanto sindaco, come nel caso specifico dei Bros. Del resto, credo sia questo il compito di un buon amministratore: “farsi carico” delle problematiche dei suoi cittadini e delle sue cittadine anche quando non rientrano nella sfera di sua diretta competenza, anche quando sono il prodotto della cattiva amministrazione passata. Del resto, ritengo che Napoli possa crescere e svilupparsi solo se questo processo di crescita e di sviluppo saprà coinvolgere tutti i suoi cittadini e tutte le sue cittadine, perché vedo nell’articolo 1 della Costituzione un punto di riferimento politico imprescindibile. Detto questo, tengo però a precisare che questa amministrazione non si lascia intimidire, soprattutto non scende a patti con chi pratica azioni di violenza, soprattutto non rinuncia a muoversi nell’orizzonte della legalità e del rispetto delle leggi, ben coscienti che nel mondo dell’occupazione non ci sono corsie preferenziali, non ci sono lavoratori di serie A e di serie B», conclude.