Disoccupati bloccano l’aeroporto. ‘Che il progetto Isola vada avanti, dobbiamo sfamare la famiglia!’
Cassonetti rovesciati, pneumatici di
autobus forati, un sit in all’aeroporto di Capodichino che fa ritardare
la partenza di due voli: è il primo bilancio delle azioni di protesta
inscenate da gruppi di senzalavoro nel centro di Napoli. Secondo le
notizie fornite dalla polizia, da un corteo non previsto di senzalavoro
e partito da Piazza Cavour, si sono staccati gruppi di manifestanti che
hanno rovesciato contenitori dell’immondizia nella piazza e nelle
vicine via Foria e via Duomo. Successivamente in via Costantinopoli e
in via Pessina, strade adiacenti al Museo archeologico nazionale, sono
stati presi di mira alcuni autobus dell’Anm (Azienda napoletana di
mobilità), durante il corteo che si dirigeva in piazza Dante.
Nel pomeriggio, infine, alcune decine di disoccupati hanno manifestato
all’interno dell’aeroporto di Capodichino. I senzalavoro hanno esposto
alcuni striscioni per richiamare l’attenzione dei viaggiatori. La
manifestazione ha causato il ritardo in partenza di due voli. La
polizia ha poi spinto all’esterno dell’aeroporto i disoccupati che
stavano manifestando all’interno dell’aerostazione. La manifestazione e
la successiva carica si sono svolte sotto gli occhi di centinaia di
persone in attesa dell’imbarco, tra cui numerosi turisti stranieri. Una
volta all’esterno, gli agenti antisommossa hanno effettuato una
«manovra di alleggerimento». Alcuni disoccupati sono stati portati in
questura.
Gli agenti della Digos hanno arrestato tre disoccupati e ne hanno
denunciati altri quindici. I tre arrestati devono rispondere di
resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale e interruzione di
pubblico servizio, mentre le 15 persone sono state denunciate di
interruzione di pubblico servizio.