Disoccupazione: a dicembre all’8,5%
Ancora brutte notizie sul fronte del lavoro. Secondo gli ultimi dati
Istat a dicembre il tasso di disoccupazione in Italia è salito
all’8,5%, dall’8,3% di novembre. E’ il dato peggiore da gennaio 2004. I
senza lavoro salgono così a 2.138.000, ben 57mila in più rispetto al
mese prima, e 392mila in più rispetto a dicembre 2008. Ma l’Italia
resiste meglio degli altri Paesi Ue. Nella zona euro, infatti, il tasso
è schizzato al 10%.
Istat: disoccupazione ai massimi dal 2004
In
Italia, rispetto ad un anno fa il tasso di disoccupazione è cresciuto
di 1,5 punti percentuali. “La disoccupazione – ha fatto notare una
delle responsabili dell’indagine – cresce a scapito dell’inattività”,
il cui tasso scende dello 0,1% su mese al 37,6%, “specie per le donne,
che mostrano una maggiore partecipazione al mercato del lavoro”, con un
calo del tasso di inattività dello 0,2% a 48,8%. Inoltre, rispetto
all’Eurozona, il differenziale che favoriva l’Italia sul tasso di
disoccupazione si restringe, passando dagli 1,9 punti di agosto a 1,5
di dicembre.
Gli occupati sempre a dicembre erano 22,914 milioni,
sostanzialmente stabili rispetto a novembre e in calo dell’1,3% su anno
(-306 mila persone). Il numero di inattivi era di 14,822 milioni, in
calo dello 0,2% su mese (-25 mila persone) e in aumento dell’1,1% su
anno (+164 mila persone): il tasso di inattività è pari al 37,6%.
Disoccupazione: tasso al 10% per le donne e al 26,2% per i giovani
Il
tasso di disoccupazione femminile è salito, a dicembre 2009, al 10%,
tornando a due cifre dopo quattro anni, cioè dal novembre 2005. Il
tasso di disoccupazione giovanile (tra 15 e 24 anni), invece, è
arrivato al 26,2%: “Una situazione molto critica”, ha commentato il
responsabile dell’indagine. Nell’Eurozona è al 21%.
Nel dettaglio, il tasso di disoccupazione maschile è salito, a dicembre, al 7,5% dal 7,4% di novembre.
Gli
occupati maschili erano 13,687 milioni, in calo dello 0,1% su mese e
dell’1,8% su anno (-245 mila persone); gli uomini in cerca di
occupazione 1,116 milioni, in aumento del 2,5% su mese e del 25,6% su
anno; gli inattivi erano 5,188 milioni, in aumento dello 0,2% su mese e
del 2,3% su anno.
Per quanto riguarda le donne, quelle occupate
erano 9,227 milioni, in aumento dello 0,2% su mese e in calo dello 0,7%
su anno (-61 mila); quelle in cerca di occupazione erano poco più di un
milione, in aumento del 3% su mese e del 19,2% su anno; infine, le
inattive erano 9,634 milioni, in calo dello 0,4% su mese (-36 mila) e
in aumento dello 0,5% su anno (+49 mila).
Nell’eurozona disoccupazione al 10%
Il
tasso di disoccupazione della zona euro, corretto dei fattori
stagionali, ha raggiunto il 10%, in leggero aumento rispetto al 9,9%
del mese di novembre. Nel dicembre del 2008 era all’8,2%. Nei
Ventisette il tasso di disoccupazione di dicembre è stato del 9,6%,
anche un questo caso con un leggero aumento rispetto al 9,5% del mese
precedente. Un anno prima, nel dicembre 2008, era al 7,6%. Lo riferisce
oggi l’Eurostat, l’Ufficio statistico delle Comunità europee,
sottolineando che quello di dicembre è il tasso di disoccupazione più
alto fin dall’agosto 1998 per l’area dell’euro, e fin dal gennaio del
2000 per l’Ue nel suo complesso.
Secondo le stime Eurostat, a
dicembre 23,012 milioni di persone nell’Ue a 27, di cui 15,763 milioni
nell’eurozona, erano senza lavoro. Rispetto a novembre 2009, il numero
dei disoccupati è aumentato di 163.000 unità nell’Ue a 27, e di 87.000
unità nell’area dell’euro. Rispetto a dicembre 2008, i disoccupati sono
aumentati di 4,628 milioni di unità nell’Ue e di 2,787 milioni
nell’eurozona.
Fra gli altri Stati membri, i tassi di
disoccupazione più bassi su base mensile sono stati registrati a
dicembre in Olanda (4,0%) e Austria (5,4%), mentre i più alti sono
quelli di Lettonia (22,8%) e Spagna (19,5%).
Su base annuale, a
dicembre c’è stato un incremento della disoccupazione in tutti gli
Stati membri dell’Ue. Gli aumenti minori sono stati registrati in
Germania (dal 7,1% al 7,5%), Lussemburgo (dal 5,3% al 6,2%) e Belgio
(dal 7,1% all’8,2%). Quelli maggiori si sono invece verificati in
Lettonia (dal 11,3% al 22,8%), Estonia (dal 6,5% al 15,2%, ma con
confronto fra il terzo trimestre del 2009 e lo stesso periodo del 2008)
e Lituania (dal 6,5% al 14,6%, sempre con confronto fra il terzo
trimestre dell’anno scorso e lo stesso periodo del 2008).
A
dicembre 2009, il tasso di disoccupazione era al 10,0% negli Usa,
mentre per il Giappone l’ultimo dato disponibile è quello di novembre,
il 5,2%.