Disoccupazione giovanile oltre il 30% in 6 regioni del sud. Peggio la Guyana
ROMA (2
A scattare la fotografia sulla disoccupazione giovanile è la Confartigianato nelle
I tassi di occupazione più alti Confartigianato li registria in Valle d’Aosta
In una valutazione su più larga scala, prendendo cioè in esame la classifica del tasso di occupazione delle 271 regioni europee
TASSO DI ABBANDONO SCOLASTICO: il valore più elevato si riscontra,
LAVORO IRREGOLARE: bassa attività e bassa occupazione associata ad un
maggio) – Nel 2009 in sei Regioni il tasso di disoccupazione dei
giovani tra 15 e 24 anni è risultato superiore al 30%: in Sardegna è al
44,7%, in Sicilia al 38,5%, in Basilicata al 38,3%, in Campania al
38,1%, in Puglia al 32,6%, in Calabria al 31,8% e nel Lazio al 30,6%.
Sul versante opposto le Regioni con la disoccupazione più bassa sono la
Toscana con il 17,8%, la Valle d’Aosta con il 17,5%, il Veneto con il
14,4% e il Trentino-Alto Adige con il 10,1%.
elaborazioni flash appena pubblicate e che vede il tasso di
disoccupazione giovanile (15-24 anni) arrivato a marzo 2010 al picco
del 27,7%, 2,9 punti percentuali in più rispetto ad un anno prima. Se
si prende a riferimento il tasso di occupazione, in otto regioni si
riscontra un tasso inferiore al 20%: i valori più bassi in Campania
(12,9%), seguita dalla Calabria (13,4%), la Basilicata (13,6%), la
Sicilia (14,2%), la Sardegna (15,5%), il Molise (17,7%), l’Abruzzo e la
Puglia (18,4%).
con il 27,8%, in Emilia-Romagna con il 28,1%, in Lombardia con il
28,8%, in Veneto con il 30,2% e in Trentino-Alto Adige con 34,2%. La
più bassa occupazione dei giovani tra 15 e 24 anni in Campania con il
12,9%, in Calabria con il 13,4%, Basilicata con 13,6%, Sicilia con
14,2% e Sardegna con il 15,5%.
(e riferita al 2008), tra le ultime dieci regioni europee per tasso di
occupazione 15-24 anni, ben quattro sono italiane: Campania,
Basilicata, Sicilia e Calabria. Peggio di Sicilia e Calabria fanno solo
le tre ex colonie francesi oltremare della Martinica, della Guyana
francese e di Guadalupa.
questa volta, al nord: a Bolzano il tasso di abbandono è del 17,4%,
seguito dalla Sicilia con il 15,7%, dalla Sardegna con il 15,2% dalla
Campania con il 13,9% e dalla Liguria con il 12,3%. Il più basso
abbandono scolastico lo riscontriamo nelle Marche con il 7,8%, nel
Veneto con il 7,5%, nel Molise con il 6,9%, in Friuli Venezia Giulia
con 6,5% e in Umbria con il 5,0%.
elevato abbandono scolastico possono essere segnalatori di attività del
mercato del lavoro parallelo costituito dal ‘sommersò. Con riferimento
al 2007, la quota di unità di lavoro irregolari sul totale è dell’11,8%
in media nazionale, con un valore del Mezzogiorno che è più che doppio
rispetto alle due ripartizioni del Nord. Il valore del tasso di
irregolarità del lavoro più alto è quello della Calabria (27,3%),
seguita a distanza da Molise (19,4%), dalla Basilicata 19,0%) e dalla
Sicilia e Sardegna (entrambe con 18,8%). Sul versante opposto, la
maggiore regolarità del mercato del lavoro la riscontriamo in Toscana e
Veneto (8,6%), Bolzano e Lombardia (8,4%) e infine Emilia Romagna
(8,1%). Per Confartigianato, «uno strumento come l’apprendistato può
aiutare l’economia italiana a colmare il gigantesco gap rispetto al
resto d’Europa per quanto riguarda le condizioni del mercato del lavoro
giovanile. Il contratto di apprendistato può facilitare sia l’accesso
al mercato del lavoro da parte dei giovani, sia a favorire quella
formazione in azienda che diventa indispensabile per ridurre la
discordanza tra domanda e offerta rilevata sul nostro mercato dl
lavoro. Va infatti evidenziato – conclude Confartigiato – che a fronte
di una difficoltà di reperimento di personale non stagionale
nell’artigianato del 25,1% nel 2009, si osserva che in ben otto regioni
la difficoltà di reperimento supera il 30%».