Disservizi alla Circumvesuviana, i dipendenti chiedono scusa ai viaggiatori
Caos Circumvesuviana tra ritardi, disservizi e soppressione di corse nonostante il rincaro dei biglietti. E i dipendenti chiedono scusa agli utenti. I lavoratori hanno affisso un manifesto-appello in tutte le stazioni in cui colpevolizzano del cattivo funzionamento la Regione Campania. La denuncia dei rappresentanti di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt delle Rsu Circum : “Chiediamo a tutti di fare sentire la propria voce alla Regione Campania, attraverso l’indirizzo e-mail, per fare capire che il trasporto è una risorsa su cui investire e non uno spreco da tagliare”. “I lavoratori della Circumvesuviana – riporta il comunicato – chiedono scusa per colpe non loro. Chiedono scusa per i treni che vengono soppressi. Chiedono scusa per quelli che vi costringono a viaggiare come sardine. Chiedono scusa per i ritardi che vi fanno arrivare tardi al lavoro o a scuola. Le colpe non sono nostre. Le colpe sono delle scelte politiche che tolgono risorse economiche al trasporto pubblico locale, con tagli che non permettono l’acquisto di materiale di ricambio per la manutenzione dei treni; infatti più della metà sono fermi in officina. La nuova amministrazione regionale ha decurtato di 90 milioni di euro i fondi del trasporto regionale. Tali tagli graveranno sulle aziende di trasporto su ferro per ben oltre il 15%, obbligando le aziende a tagliare i servizi. Questi tagli costringeranno la Circumvesuviana, al pari delle altre aziende di trasporto, ad eliminare molte corse giornaliere”.
“E’ una situazione insostenibile per gli utenti e per i lavoratori della Circumvesuviana – commenta l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Oltre ai continui e vergognosi disservizi i cittadini devono far fronte all’aumento del biglietto Unico Campania scattato lo scorso 1° aprile. Tutto ciò è paradossale, il servizio di trasporto invece di migliorare ed essere più efficiente, peggiora giorno dopo giorno. La Regione Campania continua a speculare sulle tasche dei napoletani che pagano di più per subire riduzioni e tagli. Da un lato infatti la Regione effettua notevoli soppressioni e dall’altro attua i rincari. Lo stesso vale per il trasporto via mare, il prezzo dei traghetti e degli aliscafi sale ma non si fa nulla per lo sviluppo e la qualità dei servizi offerti ai viaggiatori. Chiediamo spiegazioni all’assessore Vetrella e vogliamo interventi immediati per un trasporto adeguato non solo per i cittadini ma anche sulla base degli aumenti applicati! Come al solito al danno si aggiunge la beffa e chi ne paga direttamente le conseguenze è il lavoratore, lo studente, il turista. I buchi e le mancanze delle casse regionali ricadono sui cittadini in modo vergognoso. Se la Regione non interviene ripristinando un servizio di trasporto efficiente siamo pronti ad agire chiedendo la revoca dei rincari ed il risarcimento per chi ha subito danni da questa assurda condizione!”