DISTRIBUTORE NON DÀ 3 CENT RESTO, CONSORZIO BUS CONDANNATO
(ANSA) – NAPOLI, 30 GEN – Il giudice di pace di Napoli,
Renato Marzano (I sezione civile) ha condannato il Consorzio
Unico Campania alla restituzione di 3 centesimi ad un utente
napoletano che aveva acquistato un biglietto per il bus presso
un distributore automatico immettendo 80 centesimi e non
ricevendo il resto (il biglietto costa infatti 77 cent). Il
Consorzio, secondo quanto stabilito dal giudice di pace, dovrà
pagare anche la somma di 50 centesimi per il danno esistenziale
patito dal cittadino. È quanto rende noto l’avvocato Angelo
Pisani, sottolineando che la sentenza del 15 novembre 2003, è
stata pubblicata oggi.
Tutto ha avuto inizio, racconta il legale, il 17 gennaio
scorso quando Augusto M., alla stazione della funicolare di
piazza Fuga, a Napoli, ha acquistato un biglietto di fascia
oraria da 90 minuti. L’utente ha inserito la moneta da un euro
ricevendo come resto solo 20 centesimi e non 23 (il costo del
biglietto è di 77 cent). Insomma ha pagato alla fine 3
centesimi in più.
Da qui la decisione di rivolgersi al giudice di pace per
vedersi riconoscere le sue ragioni, ovvero la restituzione di
quanto pagato in eccesso, ovvero l’equivalente di quasi sei
lire.
«È una sentenza che rende giustizia al cittadino – spiega
l’avvocato che ha rappresentato in giudizio Augusto M. – Si
parla tanto di evitare gli arrotondamenti e controllare i prezzi
quando poi addirittura il biglietto del trasposto pubblico
fissato in 77 centesimi viene imposto a 80». Insomma ci sarebbe
una effettiva disparità tra chi acquista il biglietto presso
una normale rivendita e chi invece lo fa mediante i distributori
automatici. Proprio oggi il trio Medusa delle Iene (la
trasmissione di Italia I) ha consegnato al sindaco Iervolino due
sacchetti colmi di monetine da un centesimo, da inserire appunto
nei distributori automatici di biglietti per l’autobus.(ANSA).