Don Manganiello torna a Scampìa. Mercoledì 12 ottobre presentazione di “Gesù è più forte della camorra”
Un libro che nasce dall’esperienza di sedici anni trascorsi in uno dei quartieri più degradati della periferia settentrionale di Napoli. Un’analisi cruda e attenta della realtà di quell’universo a sé che spesso sono considerati i quartieri di Miano, Scampìa e Secondigliano, dove a far leva sul degrado sociale è lo strapotere della malavita che attecchisce soprattutto tra i giovani. È questo e tanto altro “Gesù è più forte della camorra” di don Aniello Manganiello, scritto con Andrea Manzi e edito da Rizzoli. Un ampio quadro di un’umanità sull’orlo del baratro, dove tuttavia a donare la speranza è stato un parroco, originario del Nolano, venuto da Roma nel lontano 1994. Una venuta che ha portato anche scompiglio nella comunità dell’area Nord, dove i “padroni” del territorio non sempre hanno gradito l’opera di don Aniello alla guida della parrocchia di Santa Maria della Provvidenza al Rione Don Guanella. Toccanti le pagine sulla descrizione dell’inferno che è la periferia a Nord di Napoli, dove i giovani passano il tempo fuori ai bar in attesa di essere reclutati dalla camorra, o quelle in cui si parla della redenzione di boss e pusher che, grazie all’incontro con la fede, sono riusciti a ritrovare se stessi. Un volume che ha suscitato polemiche ancor prima di essere pubblicato, a causa del trasferimento del sacerdote deciso dalla Curia e dai vertici del Don Guanella.
“Gesù è più forte della camorra” sarà presentato mercoledì 12 ottobre, alle 17.30, nell’Auditorium dell’ottava municipalità, in viale della Resistenza a Scampìa (Napoli). Insieme all’autore interverranno il presidente della municipalità, Angelo Pisani, il direttore di “Comunicare il Sociale” – Corriere della Sera, Luca Mattiucci, il presidente dell’associazione “Resistenza”, Ciro Corona, il leader della band A67, Daniele Sanzone e numerose associazioni del territorio. Modera il dibattito la giornalista Giuliana Covella.