Dopo la rapina al porto, Napoli necessita di più sicurezza nei luoghi pubblici
«Tutti vogliono usufruire dei servizi del Porto ma a sentire le forze
di polizia nessuno ha competenza sulla sicurezza e la vigilanza. È un
fatto inaccettabile». È amareggiato l’ammiraglio Luciano Dassatti,
presidente dell’Autorità portuale, di fronte all’ennesimo episodio di
criminalità avvenuto all’interno dello scalo marittimo. E chiede
interventi immediati altrimenti, avverte, «sarò costretto ad assumere
decisioni drastiche». Quali decisioni? «Extra omnes, fuori tutti.
Lascerò entrare solo chi è realmente autorizzato». È l’unica soluzione
possibile? «Spero di non dover arrivare a tanto. Chiedo, per favore,
alle forze dell’ordine di dare una mano nell’interesse di tutti». Ma
perché nessuno controlla? «Esiste un conflitto di competenze. La
Finanza si occupa dei varchi, la polizia è solo di frontiera,
Capitaneria e Guardia costiera non possono intervenire per reati comuni
e invece bisognerebbe autorizzarle modificando l’attuale legge, ormai
obsoleta». E i vigili urbani? «Ho chiesto un contributo al Comune, ma
ho avuto sempre la stessa risposta. Intanto, però, tutti vogliono
passare nel Porto per evitare il traffico, tutti usufruiscono dei
nostri servizi. Qui si fa persino jogging. Però quando si parla della
vigilanza, spariscono». Cosa intende fare, allora? «Me ne occuperò
subito, è una questione di civiltà. Sono pronto a tagliare altre spese
e a finanziare un servizio di vigilanza privata. Ma sarà un altro costo
a carico dei cittadini mentre il problema potrebbe essere risolto
diversamente. Spero che il prefetto Alessandro Pansa ci aiuti». Secondo
lei a Napoli c’è troppa criminalità? «È un argomento di cui non voglio
neppure sentire parlare. Basta con questi luoghi comuni, qui come
altrove esistono i delinquenti e vanno contrastati. Il Porto, in questo
senso, è una facile preda». La chiusura, invece, potrebbe aumentare la
sicurezza… «Potrebbe essere una strada obbligata. Se si vuole
l’osmosi tra la città e il Porto, questo discorso deve valere anche per
le questioni di ordine pubblico altrimenti non ha senso. Se non si
capirà questo, allora extra omnes. Fuori tutti».