Dovete fare un ecocardiogramma? A Treviso aspetterete due anni!
Malasanità. Un nuovo caso, un nuovo scandalo. Se dovete fare un ecocardiogramma a Treviso è inutile affrettarsi perché vi faranno aspettare due anni. Sembra assurdo ma è tutto vero. Tanto si deve aspettare per sottoporsi a un ecocardiogramma nell’Usl 8, se non si rientra nelle categorie d’urgenza. A scoprirlo è stata una cittadina trevigiana alla quale è stata confermata una prenotazione per metà maggio 2012. La stessa Usl asolana conferma i tempi: la prima disponibilità per una prestazione di ecocardiogramma senza priorità, è prevista per maggio 2012 nella struttura di Castelfranco. Mentre nelle vicinanze, a Montebelluna e Crespano, stanno sistemando gli appuntamenti e le prenotazioni per il primo gennaio dello stesso anno. La ragione di tale disservizio, a detta della Usl8, è da ricercarsi nella carenza di medici che vanno via o per contratti scaduti o per trasferimenti in altre strutture.
“Si tratta dell’ennesima inefficienza della sanità pubblica – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. E’ evidente che la precarietà del lavoro colpisce anche i professionisti e di conseguenza, non venendo garantiti nemmeno i servizi sanitari più banali, anche i cittadini subiscono, tra incompetenza e tempi d’attesa interminabili, gravi danni alla salute ed al portafoglio. Con questa situazione ormai bloccata per due anni ai trevigiani non resterà che affidarsi a strutture private che per molti risultano troppo care e proibitive. Come faranno i pensionati ed i disoccupati a dover sostenere altre spese? I troppi disservizi del settore pubblico non fanno altro che riversarsi puntualmente sulle tasche dei cittadini, colpendo in particolar modo le fasce più deboli della popolazione. Che il Ministro della Salute Fazio intervenga sulla vicenda che è davvero vergognosa! Fare un semplice ecocardiogramma è diventato un lusso per pochi mentre la maggioranza dei cittadini trevigiani deve aspettare il 2012 per sapere cosa hanno. Sono tempi improponibili. Così facendo viene negato agli abitanti il diritto alle cure e alla salute. Vogliamo soluzioni immediate!”