I due dossier secretati sugli scandalosi metodi di Equitalia e Agenzia delle Entrate a danno dei contribuenti e del Paese. Pisani: Intervenga subito il Parlamento!
«Il Parlamento chiarisca subito i contenuti delle Relazioni sulle agenzie fiscali in Italia secretate dal Governo. E, se necessario, si faccia subito una commissione d’inchiesta!».
Non usa mezzi termini l’avvocato Angelo Pisani, presidente di noiconsumatori.it Movimento Anti Equitalia, dopo che sono state rese pubbliche attraverso Il Giornale le notizie sui due dossier commissionati ad esperti internazionali di Ocse e FMI dallo stesso ministro Padoan, il cui contenuto, riguardante specificamente Equitalia e Agenzia delle Entrate, sarebbe stato precluso rigidamente alla conoscenza dell’opinione pubblica per volontà del governo.
Scrive infatti Nicola Porro sul Giornale di sabato 11 giugno: «I dossier sono nelle mani di pochissimi: una mezza dozzina di persone al ministero di Padoan ed un paio di collaboratori di Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Chi parla muore. Al premier hanno spiegato bene cosa c’è scritto dentro». Di qui deriverebbe anche l’uscita a sorpresa di Renzi qualche settimana fa sull’ipotetica abolizione di Equitalia.
Ma nel pezzo di Porro, che raccoglie notizie dettagliate sui contenuti del dossier, emerge nero su bianco, con la firma dei massimi analisti internazionali, quello che i contribuenti italiani purtroppo conoscono da tempo sulla loro pelle: un fisco fortissimo con i deboli e debole, o almeno di “mano leggera”, coni forti e i potenti. «Alle funzioni di accertare banalmente l’evasione ed eventualmente riscuoterla – si legge nell’articolo – hanno sommato un potere, micidiale, di condizionamento delle norme fiscali e di loro interpretazione che schiaccia il contribuente. (…) Nel rapporto Ocse si dice che il comportamento dell’Agenzia delle entrate nei confronti delle grandi imprese, nell’accompagnarle al rispetto delle norme, e nella eventuale riscossione dell’evaso è ben fatta, secondo gli standard internazionali. Ciò che proprio non funziona è il resto: presunzioni tributarie sui ricavi dei piccoli, attività di accertamento troppo dure, contenzioso sbilanciato a favore del pubblico». «Una autentica vergogna – è l’affondo di Pisani – quello che denunciamo da anni e abbiamo centinaia di volte documentato nelle aule dei tribunali e delle commissioni tributarie oggi viene drammaticamente certificato, ma il Governo preferisce tenere all’oscuro l’opinione pubblica». «Un comportamento inaccettabile», conclude il presidente di noiconsumatori.it Movimento Anti Equitalia, che chiede al Parlamento immediati provvedimenti per rendere pubblici i contenuti dei due Rapporti e adeguate, tempestive misure da parte del Governo e del ministro Padoan, «compreso, se necessario, l’istituzione di una apposita Commissione parlamentare d’inchiesta, con i poteri per accertare i danni subiti dai singoli contribuenti e dal Paese intero a causa di simili attività vessatorie, commesse proprio negli anni della crisi più dura per il Paese».