E COMMERCE. Gli italiani si fidano delle carte di credito
helpconsumatori Carta prepagata, carta di credito, contrassegno e PAypal: ecco la classifica degli stumenti di pagamenti preferiti dagli italiani. |
Anche nel Rispetto alla qualità, il 98% dei consumatori intervistati si dichiara soddisfatto della modalità di pagamento utilizzata nell’ultimo acquisto che è valutata ottima dal 23% del campione, molto buona dal 43% e buona dal 29%. Solo il 2% la definisce mediocre, nessuno la valuta scarsa. ” Come diciamo da anni il problema della mancanza di fiducia nei sistemi di pagamento on line da parte degli internauti è un falso mito – ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente di NETCOMM Consorzio del Commercio Elettronico Italiano – Come tutti i falsi miti però sono duri a morire e rimane il problema di convincere chi non l’ha mai provato”. NETCOMM ha attivato un gruppo di lavoro per realizzare un marchio di qualità dell’eCommerce. L’obiettivo è l’aumento di fiducia dei consumatori on line per i siti aderenti al consorzio. Attraverso una campagna che vada a rafforzare la visibilità di questo canale di vendita. Il messaggio di fondo sarà che comprare on line è facile, conveniente e sicuro. La certificazione sarà rilasciata solo ai siti che accetteranno un codice in linea con la normativa attuale. Lo strumento di pagamento che sembra essere preferito dagli Italiani negli ultimi tre mesi è la carta prepagata (25%), seguita dalla carta di credito (23%), contrassegno e Paypal (pari merito 13%). Se ampliamo l’orizzonte temporale agli ultimi 12 mesi, in pole position sempre la carta prepagata (38%), seguita dalla carta di credito (31%), contrassegno (23%) e Paypal con il 21%. “Anche se le frodi on line – ha concluso Liscia – sono state nel 2007 solo lo 0,2% del fatturato del settore, in calo rispetto alla quota già marginale dello 0,5% dell’anno precedente, manca ancora il “click culturale” che può consentire di diffondere a livello di massa i vantaggi di questo tipo di transazione e al nostro Made in Italy di conquistare più facilmente i mercati mondiali. Nel caso di acquisti sui principali siti di commercio elettronico, infatti, è pressoché impossibile che il numero della carta di credito possa essere visto da terzi e quindi rubato. Paradossalmente si potrebbe asserire che l’insicurezza è off line, non on line. Le aziende devono investire per conquistare la fiducia dei consumatori. Si tratta di investimenti molto diversi a seconda del tipo di attività che si intende proporre on line. Se da un lato è finito il tempo in cui qualsiasi idea creativa poteva sperare di trovare finanziamenti adeguati, dall’altro stanno aumentando molto le possibilità di successo in rete. ” |