Economia: a Napoli è boom della cassa integrazione
NAPOLI – Boom della cassa integrazione
nell´area napoletana (più 416 per cento) e dei fallimenti (più
40,9%), export ed occupazione in calo, ma crescono le imprese
(anche se di poco, più 0,52%) mentre aumentano gli stranieri
titolari d´impresa in attività: si fa sentire in modo pesante
la crisi economica a Napoli e nella sua provincia.
I dati dei primi 9 mesi del 2009 ed il trend del periodo
successivo, secondo le indicazioni del Bollettino di Statistica
della Camera di Commercio partenopea, dicono che l´economia ha
mostrato una forte accentuazione delle tendenze recessive già
rilevate nel 2008, anche se il sistema imprenditoriale
napoletano resiste al prolungarsi della crisi. Nel periodo
gennaio-settembre 2009 l´anagrafe delle imprese della provincia
segna, infatti, un saldo positivo di 1.363 unità, facendo
registrare un tasso di crescita tendenziale dello 0,52%. Anche
le prime elaborazioni di novembre confermano al rialzo il tasso
di crescita delle imprese napoletane (0,82%).
Ma il quadro complessivo resta pesante. E´ necessario, secondo
il commissario della Camera di Commercio di Napoli, Gaetano
Cola, “un mix di interventi pubblici e di sinergie territoriali
per rilanciare il tessuto produttivo”. “Con la sua azione di
stimolo – aggiunge Cola – l´ente camerale ha messo in movimento
processi di sinergia con altri enti che azioneranno investimenti
privati per circa 600 milioni di euro. Nel 2010 diversi di
questi progetti troveranno attuazione”. Cola ricorda gli
interventi camerali nel settore del credito, per le attività
promozionali, per il Polo tecnologico dell´ambiente, per il
Borgo espositivo dell´artigianato, per i porti turistici. E
ancora: lo studio di fattibilità per i parcheggi e gli
“accordi di reciprocità”. Ma, naturalmente – conclude Cola –
tutto ciò non basta se non si costruisce un sistema virtuoso di
attrazione di nuove iniziative sul territorio napoletano in un
contesto di sicurezza complessivo”.
Secondo i dati del Servizio Statistica della Camera “quasi
tutti i settori mostrano saldi d´iscrizione positivi: Alberghi e
ristoranti (+2,01%), Attività immobiliari, noleggio,
informatica e ricerca (+1,8%), Intermediazione monetaria e
finanziaria (+1,6%), Istruzione (+1,1%), Servizi (+1,1%),
trasporti (+1,0%), sanità, per il commercio all´ingrosso e al
dettaglio (+0,4%), costruzioni (+3%). Risultano in calo il
settore manifatturiero (-0,5%) e l´agricoltura (-1,2%).
L´artigianato conferma l´andamento negativo del 2008 (-1,21%9.
Aumentano gli stranieri titolari d´impresa in attività:
+6,4% gli extracomunitari e +1,4% i comunitari; il maggior
numero proviene dalla Cina (1.331 pari al 24,3%), seguono:
Marocco (867; 15,9%) e la Nigeria (415; 7,6%).
E´ salito nella provincia il numero delle procedure
fallimentari, superiore di circa dieci punti rispetto al dato
nazionale; le cambiali continuano ad essere i titoli protestati
più diffusi, si riduce il numero degli assegni scoperti.
Il tasso di occupazione della popolazione campana tra 15 e 64
anni evidenzia il quinto successivo arretramento tendenziale e
scende dal 43,3% del terzo trimestre 2008 all´attuale 41,8%. Il
numero delle persone in cerca di occupazione aumenta a 229.000
unità (+20.000 unità, pari a +2,6 % rispetto al terzo
trimestre 2008). Il tasso di disoccupazione aumenta rispetto a
un anno prima di due decimi di punto percentuale per gli uomini
mentre diminuisce di un decimo di punto punti per le donne,
posizionandosi rispettivamente all´11,0% e al 14,6% per cento.
A testimonianza delle difficoltà del settore industriale il
consistente aumento delle ore di Cig ordinaria nel periodo
gennaio-ottobre 2009 (10,7 milioni di ore autorizzate).
L´andamento dell´export mostra nel periodo gennaio-giugno 2009
un´accentuazione nel ritmo di caduta tra il primo e il secondo
trimestre 2009 passando da (-16,2%) a (-23,3%) nel II trimestre
2009, collocandosi dunque per il primo semestre a
(-20,1%).