Elezioni: rischio brogli. La Digod indaga e prepara un dossier
Seggi elettorali sorvegliati speciali.
Dalle 15 di sabato fino alle 22 di ieri, quando si sono chiusi i seggi,
la Digos della Questura di Napoli ha garantito un controllo discreto ma
capillare, teso a garantire la regolarità delle operazioni di voto.
L’attenzione della polizia si è concentrata in particolare su alcune
zone della città: quartieri e soprattutto isituti scolastici finiti in
passato già nel mirino degli investigatori. Da un lato i sospetti,
dall’altro alcune (anzi molte) segnalazioni che hanno reso necessario
l’intervento degli uomini coordinati dal vicequestore Antonio Sbordone.
Alla fine, un unico dossier contenente l’elenco di casi che potrebbero
configurare anche ipotesi di reato; e che potrebbe ora finire in
Procura.
Anche ieri – come era accaduto sabato – i casi più frequenti sono stati
quelli legati alle attività svolte dai rappresentanti elettorali. Un
vero e proprio esercito sparso lungo i 2873 seggi allestiti tra Napoli
e la provincia. Massima attenzione sulla eventualità che qualcuno possa
aver votato due volte: presso il proprio seggio diciamo così «naturale»
e presso quello al quale il partito politico lo ha designato. In questo
caso, però, la prevenzione può veramente poco: saranno verifiche e
controlli che si avvieranno solo nei prossimi giorni – a urne ormai
chiuse – a confermare o smentire tali circostanze.
Nel pomeriggio di ieri la polizia è dovuta intervenire per sedare un
litigio tra un rappresentante di lista di Rifondazione e alcuni
rappresentanti delle forze dell’ordine in un seggio di Largo San
Marcellino. Il rappresentante è stato denunciato per oltraggio.
La Digos ha tenuto sotto controllo in particolare alcune aree di Napoli
e della provincia. È qui che si sono concentrati i sospetti di
possibili condizionamenti elettorali, anche a causa della reiterata
presenza all’interno e all’esterno di alcuni istituti scolastici di
noti pregiudicati della zona. A Napoli è accaduto presso la scuola
media «Paolo Borsellino», che si trova in via Enrico Cosenz, nella zona
delle Case Nuove. E proprio qui la Digos ha anche identificato numerosi
pregiudicati, immediatamente allontanati dall’area in cui si svolgevano
le operazioni di voto. Complessivamente i pregiudicati controllati in
città e in provincia nei pressi di seggi elettorali nel corso degli
ultimi due giorni ammontano a una cinquantina.
È proprio questa insistente presenza di soggetti noti alle forze
dell’ordine a destare altri sospetti. Ulteriori controlli saranno
svolti nelle prossime ore per verificare se i nomi dei pregiudicati
identificati siano in qualche modo riconducibili a clan camorristici.
Lo spettro della camorra fa sempre capolino in queste occasioni
elettorali. Il caso non investe, come detto, la sola città (e
particolarmente i quartieri di Scampia, Sanità e Vicaria). Presenze
sospette sono state infatti segnalate nei pressi di seggi elettorali
anche di altri Comuni: in particolare a Nola, Pompei, Portici e Marano.
Dalla provincia, infine, arriva la denuncia del candidato sindaco di
Liveri, Enrico Napolitano, (per la lista Rinascita Liverese), che ieri
ha ritrovato l’auto – in sosta a pochi metri dal seggio – danneggiata,
con una scritta in cui lo si invitava «non dare fastidio».