ELEZIONI: VIOLAZIONE LEGGE
Televisioni e radio, pubbliche e private, per aver violato la par condicio e non aver regolato l’informazione politica durante la campagna elettorale, così come accertato anche dall’AGCOM) che ha diffidato le emittenti all’immediato riequilibrio dell’informazione politica tra tutte le liste partecipanti alla campagna elettorale, non solo da domani dovranno rispettare la legge ma per quanto commesso fino ad ieri saranno chiamate a rispondere in Tribunale della loro illegittima e fuorviante condotta allo scopo di veder risarcire i notevoli danni provocati al sistema democratico ed in particolare agli elettori attivi e passivi, che con le prime 1000 citazioni chiedono la condanna dei mass media e degli organi di controllo per palese omissione al pagamento di oltre un milone di euro per danni morali, personali e da violazione dei principi costituzionali dichiara l’Avv. Angelo Pisani Presidente di Noiconsumatori.it.
“Purtroppo, dichiara Pisani, i dati rilevati quotidianamente nella prima parte della campagna elettorale sono impietosi e paradossali, in Italia la par condicio è una legge nel cassetto, una finzione che ognuno utilizza come vuole per sponsorizzare i vari protettorati politici, si realizza un inganno per i cittadini ai quali viene quotidianamente proposta la formula del due più due: due competitori principali (PD e PDL) e due presunte alternative (UDC e Sinistra Arcobaleno), violando il diritto di voto di tanti milioni di italiani non complici della casta della politica.
In questo contesto, ripete l’avv. Angelo Pisani, di voluta disinformazione e di interessata speculazione politica, si determinano le condizioni per operare fraudolentemente (cioè violando la legge) una alterazione evidente del risultato elettorale (reato per il quale è prevista anche una pena da due a cinque anni di reclusione), commettendo un evidente abuso d’ufficio (reato per il quale è prevista una pena da sei mesi a tre anni di reclusione) e determinando un vero e proprio attentato ai diritti politici dei cittadini (reato per il quale è prevista una pena da uno a cinque anni di reclusione).
La prima iniziativa dei rappresentati del popolo dei consumatori è stata quella di presentare 1000 richieste di risarcimento danni per le vittime della violazione della legge sulla par condicio e della negata democrazia e violazione dei principi costituzionali e di depositare poi un dettagliato esposto-denuncia ad ogni Procura della Repubblica competente per chiedere di valutare la rilevanza penale del comportamento dei vari direttori di rete, di quelli delle testate giornalistiche e di quelle dei responsabili dei singoli contenitori informativi, nel silenzio delle autorità italiane che consentono tali scellerati comportamenti di cui chiederemo di prendere atto anche all’OSCE.