Elezioni&trasporti: 600 autisti dell’Anm ai seggi, corse cancellate, disagi per i cittadini
Cresce a Napoli la protesta degli utenti
del servizio di trasporto pubblico, per la consistente riduzione del
servizio, oggi e domani, causa elezioni. Già, perché circa 600 dei
1.800 autisti dell’Azienda napoletana mobilità, l’Anm, hanno comunicato
di doversi assentare per svolgere il ruolo di rappresentanti di diverse
liste politiche nei seggi elettorali. Pretesto per assentarsi,
ipotizzano i malevoli, o indice di una elevatissima politicizzazione
nell’azienda? Comunque la notizia è stata pubblicata anche sul sito
internet dell’Anm, dove si elencano le corse tagliate.
L’azienda cerca di affrontare l’emergenza pagando più straordinario a
chi rimane in servizio, ma in ogni caso verranno soppresse una
quarantina di linee.
Ma la polemica è fortissima.
Passeggeri in attesa per ore, autobus col contagocce, linee cancellate.
Secondo l’azienda del trasporto pubblico cittadino, quasi il 40% dei
dipendenti ha ottenuto il permesso di assentarsi dal lavoro per
svolgere il ruolo di rappresentante di lista o di scrutatore. Un
documento di denuncia della «Assoutenti» stima che seicento dei 1.800
autisti della Anm si assenteranno per motivi elettorali.
È importante precisare, per evitare malintesi, che ogni lavoratore ha
il diritto di potersi assentare dal lavoro se viene chiamato a
rappresentare una lista oppure se è convocato in qualità di presidente
o di scrutatore. La massiccia mole di richieste presentate dai
dipendenti del trasporto pubblico ha, però, alimentato la polemica
sull’attribuzione del ruolo di rappresentanti di lista e sulla
effettiva presenza delle persone incaricate, all’interno dei seggi
elettorali.
Sul caso-Anm, ieri è intervenuto anche il sindaco Iervolino che,
commentando la situazione di disagio dei cittadini ha ipotizzato la
necessità di un intervento del governo: «È una questione che va posta a
livello nazionale e sulla quale chiederò il parere al ministro
dell’Interno». Il sindaco ha ribadito la assoluta regolarità del
comportamento dei lavoratori: «Tutti i cittadini, anche quelli che
lavorano nei servizi pubblici, hanno il diritto di fare i
rappresentanti di lista, però bisogna garantire al tempo stesso a tutti
i cittadini la possibilità di andare a votare. Si tratta, dunque, di
una questione giuridica molto interessante rispetto alla quale
bisognerebbe trovare una soluzione normativa. Certo, né io né altri
possiamo impedire ai lavoratori di esercitare i propri diritti tuttavia
va studiato un intervento legislativo mirato e che sia naturalmente di
carattere generale, non solo rivolto a Napoli».