Emergenza mare inquinato: ecco gli aggiornamenti delle analisi dell’Arpac
l’area marina costiera antistante via Nazario Sauro, a Napoli. I
rilievi effettuati dall’Arpac il 13 e 14 luglio attestano una presenza
di batteri (soprattutto coliformi, ma in certi casi anche
streptococchi) molto superiore ai livelli consentiti: dai 3mila ai
7mila, a fronte di un massimo di 100. E scatta lo stop ai bagni, ma
riguarda per ora solo 200 metri complessivi di via Nazario Sauro. Nel
resto della città, stando ai rilievi Arpac, è possibile fare il bagno.
A disporre il divieto, con un’ordinanza, l’assessore comunale
all’Ambiente Rino Nasti, in seguito ai risultati delle analisi
condottedall’Arpac che hanno evidenziato la non conformità dei campioni
di acqua alla balneazione per inquinamento di origine microbiologica.
L’area interdetta potrà essere riaperta solo a seguito di comunicazione Arpac di due analisi consecutive favorevoli.
Il divieto di raccolta di mitili e ricci alla gaiola e alle Rocce Verdi, a causa della presenza di un’alga tropicale tossica.
In breve, i tratti della costa cittadina per i quali è vietata la balneazione sono:
– da Pietrarsa (S. Giovanni) al Molosiglio;
– nell’interno del porticciolo di S. Lucia;
– dal primo pontile di aliscafi fino al Faro Rosso di Mergellina;
– tutto il porticciolo del Circolo Posillipo;
– tutto il porto Paone (Nisida);
– dal molo Dandolo (Nisida) a La Pietra.