Emergenza rifiuti, arriva la proposta di siti di trasferenza marittimi. Pisani: "Ecco come dare una svolta al problema spazzatura. Idea fattibile che sosteniamo dall’anno scorso"
Smaltimento rifiuti, una buona proposta arriva da due dirigenti del Comando Provinciale di Napoli dei Vigili del Fuoco. I due, l’architetto Alfonso Giglio e l’ingegnere Giuseppe Salvati, hanno ipotizzato una sito di trasferenza marittimo temporaneo a bordo di una portacontainer, capace di poter trattenere tonnellate e tonnellate di rifiuti. A mali estremi, estremi rimedi, per intenderci. Ma ancor prima dei due uomini dei Caschi rossi, la proposta è già stata avanzata l’anno scorso dall’associazione NoiConsumatori durante la trasmissione del mercoledì sul canale TeleVomero. Il presidente di NoiConsumatori, l’avvocato Angelo Pisani, in una delle puntate dedicate all’emergenza rifiuti, ha lanciato proprio l’idea di una nave capace di contenere i rifiuti partenopei ed in grado di sostituire ed essere più funzionale di un comune sito di stoccaggio di terra. A quanto pare il discorso fatto all’epoca dal leader dell’associazione volta alla difesa dei consumatori merita tuttora una riflessione, dato che anche due ‘tecnici’, come i dirigenti dei Vigili del Fuoco, sono giunti alla stessa conclusione.
Ad ogni modo il progetto è stato inviato venerdì scorso al prefetto di Napoli, Andrea De Martino, per le prime valutazioni in merito. Molti, a detta dei vigili del fuoco e di Pisani, sembrerebbero i vantaggi derivanti da questa soluzione. A partire dal freno che verrebbe dato al pericolo igienico-sanitario: i cittadini non sarebbero più esposti a fetori insopportabili ed al rischio di infezioni.
Stesso discorso per quanto riguarda le infiltrazioni di percolato e di sostanze tossiche nelle falde acquifere cittadine. Per sua natura, infatti, una nave è impermeabile.
L’eventuale funzionamento del nuovo sistema di smaltimento avrebbe, dunque, tutte le potenzialità per la sua attuazione. Per prima cosa si procederebbe con la stipulazione di un calendario recante i giorni stabiliti per la raccolta dei rifiuti dalle strade e per il loro trasporto al porto – si eviterebbero così anche gli ingorghi di auto nella zona portuale –. L’immondizia sarebbe poi caricata all’interno delle stive delle navi e sommersa con acqua di mare in modo da stemperare le fuoriuscite di percolato dai container. Sott’acqua, infatti, i sacchetti avrebbero un tempo di permanenza maggiore rispetto alla durata prevista in un sito terrestre. Dopodichè i rifiuti solidi sarebbero avviati ai trattamenti normali mentre i liquidi, il percolato diluito, potrebbero essere trasportati attraverso autocisterne e trattati con impianti di depurazione. L’operazione, inoltre, costerebbe di meno rispetto alle spese affrontate finora per lo smaltimento negli impianti di terra.
L’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione NoiConsumatori, ribadisce che “questa ipotesi, che noi concordiamo in pieno, era stata già lanciata da noi nel 2010 durante la nostra trasmissione sulla rete Tele Vomero”.
“A nostro avviso – spiega Pisani – costituire un sito di trasferenza marittimo è una soluzione fattibile ed applicabile concretamente, capace di dare una grande svolta all’emergenza rifiuti che ormai da troppo tempo sta devastando il capoluogo partenopeo e l’intera provincia ed in più in totale autonomia dal resto delle altre regioni italiane. Questo piano consentirebbe di avere finalmente le strade pulite e di avviare finalmente la raccolta differenziata nonché maggiori controlli delle istituzioni sul rispetto delle norme di smaltimento da parte dei cittadini. Chiediamo al prefetto De Martino di valutare il progetto e di dare alla cittadinanza tutta una risposta in merito. Dopo un anno finalmente si parla di quello che noi avevamo preannunciato in tv e che, a nostro avviso, comporterebbe reali vantaggi al problema più grave e disastroso di Napoli e provincia”.