Emergenza smog: le proposte di Noi Consumatori
Un appello di Noi Consumatori alle Autorità per far respirare un’aria meno avvelenata ai cittadini dei centri urbani. Molto, però, dipende dal singolo, chiamato al rispetto delle regole. Ecco alcune proposte di Noi Consumatori per far fronte all’emergenza smog: – Creare un maggior numero di Ztl.(ossia Zone a Traffico Limitato) che abbraccino integralmente i centri storici cittadini e dove la circolazione sia affettivamente consentita solo ai residenti; – Incrementare le isole pedonali, isolando dal traffico le strade commerciali, dove, tra l’altro, maggiore è la presenza di persone a piedi. . – Predisporre diverse tariffe dei parcheggi a pagamento, aumentando il ticket nelle aree piú frequentate dalle auto, al fine di scoraggiarne la sosta e la fermata; – Creare corsie preferenziali per i mezzi pubblici con l’obbiettivo di aumentare il numero delle strade di collegamento tra periferia e centro storico; – Realizzare strade in cui siano vietate sia la sosta che la fermata , per render più fluida la circolazione; – Aumentare il numero dei mezzi pubblici e dei convogli ferroviari , migliorandone nel contempo puntualità, efficienza e confort; – Incentivare l’acquisto di autovetture ecologiche ed in multiproprietà, con sistemi di convenzioni e sconti; – Rendere più rigide le fasce orarie per il carico e lo scarico delle merci, scoraggiando in tal modo la creazione di ingorghi e rallentamenti del traffico;. – Istituire un fondo per il trasporto sostenibile, utilizzando parte delle somme che le amministrazioni comunali ricevono dai parcheggi a pagamento e dalle contravvenzioni; – Intensificare l’attività di controllo dei vigili urbani, per garantire il rispetto delle regole dettate dal codice della strada. |
COSTITUZIOONE DI UN COORDINAMENTO REGIONALE E/O NAZIONALE I suggerimenti indicati appaiono di sicura efficacia laddove però vengano applicati. Io credo che poter mettere dei "paletti" aiuterebbe la messa in atto di quanto suggerito. Con la nuova normativa i "paletti" costituiti da blocchi del traffico obbligatori sono stati eliminati. Al momento non c’è alcun strumento normativo che impedisce ai Sindaci di ignorare le situazioni di inquinamento acuto. Il Piano di Azione Comunale previsto dal DM 351/99 resta inattuato per la stragrande maggioranza dei Comuni italiani e sarebbe l’unico strumento per fissare quei "paletti" che prima venivano rappresentati dai blocchi del traffico. I blocchi del traffico sono l’unico strumento per far sì che le Amministrazioni prendano veramente in esame i suggerimenti di cui sopra. L’unico modo a che si ritorni ad una normativa più rispettosa della salute dei cittadini è che questi faccinao sentire la propria voce e comincino, finalmente, ad esercitare una pressione politica che smuova un pò le acque. Se si riuscisse a mettere in atto un coordinamento regionale e magari nazionale, perchè non fare un presidio per ogni città aderente, raccogliendo firme ed adesioni per far sentire la propria voce? Saluti a tutti Claudio Casotti (Lucca) [email protected]