Endometriosi, una malattia che colpisce migliaia di donne. Il Ministro Carfagna firma protocollo d’intesa
Una parola di cui ancora troppi non conoscono il significato:
endometriosi. È il nome di una malattia crudele, cattiva. Si manifesta
solo nelle donne, le colpisce nel fisico (si impianta al di fuori
dell’utero, viene stimolata dal ciclo mestruale ed è associata a forti
dolori invalidanti, causa spesso l’infertilità e può compromettere una
normale vita sessuale). E le emargina sul lavoro, determinando spesso
spietate espulsioni dal ciclo produttivo. Sono tre milioni (150 nel
mondo) le donne italiane che soffrono di endometriosi ed a loro è
dedicato il protocollo d’intesa per combattere questa patologia
femminile che il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha
firmato ieri con l’Inps, l’Inail e la collaborazione della Fondazione
che nel nostro Paese coordina le ricerche su questa malattia. E la
Carfagna annuncia una strategia d’attacco, una vera e propria «guerra»
contro un nemico «che può rendere un inferno la vita delle donne». Una
strategia che si articolerà su più fronti, spiega il ministro: non solo
far conoscere la malattia, «ma anche sostenere la ricerca con
finanziamenti ad hoc. In questo modo si potrà mettere in atto
un’adeguata prevenzione e si potranno individuare nuovi test di
diagnostica precoce e nuove cure farmacologiche che riducano i rischi
associati all’endometriosi». Senza tralasciare, continua la titolare
del dicastero delle Pari Opportunità, la sfera del sociale: si punta,
insomma, «ad assistere le donne e ad aiutarle per quanto riguarda il
reinserimento nella vita professionale. Per realizzare quanto previsto
dal protocollo, sarà costituito presso il ministero un tavolo tecnico».
Con l’obiettivo finale di far sentire meno sole tutte coloro a cui la
vita non ha fatto sconti. Con il protocollo firmato ieri (destinato a
durare cinque anni), l’Inps e l’Inail si impegnano a svolgere servizi
per garantire la sicurezza sociale, la previdenza e l’assistenza. E
quello di proporsi come momento di sintesi e di coordinamento tra
società civile, ricerca scientifica e politica è ormai il carattere
distintivo dell’azione svolta dal ministero per le Pari Opportunità,
un’azione che si è snodata attraverso provvedimenti di valenza epocale,
come l’introduzione del reato di stalking: da marzo, tra l’altro, è
operativo un nucleo speciale di carabinieri il cui compito è monitorare
il fenomeno e individuare i profili psicosociali dei molestatori.
Proprio il monitoraggio attento delle dinamiche sociali, spiega il
ministro, consente di uscire da una logica esclusivamente emergenziale.
In agenda alla ripresa dopo la pausa estiva, insieme con interventi su
ansia e depressione e sulla protezione delle madri, c’è il dossier
sull’elevatissimo numero di aborti, dieci volte superiore a quello
delle italiane, che si registra tra le donne immigrate. «Sarà nostra
cura – annuncia il ministro – che i numeri delle interruzioni di
gravidanza delle immigrate diminuisca attraverso interventi e servizi
alle stesse donne. A settembre faremo il punto». Quanto all’ipotesi che
il fenomeno sia connesso ai timori da parte delle clandestine di
rivolgersi alle strutture pubbliche, insomma agli effetti delle norme
sulla sicurezza, la Carfagna ribadisce che «il diritto alla salute è
garantito a tutti coloro che si rivolgono alle strutture sanitarie, indipendentemente dal loro status».
endometriosi Anch’io sono una donna affetta da endometriosi e non so cosa farmene delle promesse del Governo. Vorrei gesti CONCRETI ossia esenzioni. indennita’ e piu’ giorni di permesso per poter fare tutte le visite e gli esami che DEVO fare a causa della malattia che ho.