Energia, l’Italia verso il record di spesa. “Il 2011 ci costerà 63 miliardi”
Il 2011 segnerà un nuovo record storico per la bolletta energetica italiana, quella cioè che il Paese paga complessivamente per far fronte al proprio fabbisogno di luce e gas. Secondo le stime dell’Unione petrolifera (Up), la fattura complessiva supererà i 63 miliardi di euro (contro i 53,9 miliardi del 2010), mentre la sola bolletta petrolifera salirà da 28,5 miliardi a circa 36 miliardi di euro, registrando anche in questo caso un massimo assoluto. Dopo essere sceso nel 2009 all’1,3%, valore medio dei primi anni 2000, il peso della spesa petrolifera sul Pil è tornato l’anno all’1,8%. Nel periodo di picco (1980-83) in media era il 4,6%.
Il record precedente della bolletta energetica risaliva al periodo pre-crisi economica, ovvero al 2008, anno in cui la spesa complessiva aveva sfiorato i 60 miliardi (59.937 milioni) e quella petrolifera si era attestata a 32,4 miliardi di euro. L’Up evidenzia che a pesare sulla fattura petrolifera è esclusivamente l’alto prezzo del greggio, visto che i consumi continuano ad essere penalizzati.
“La crisi economica – ha sottolineato il presidente dell’Unione petrolifera, Pasquale De Vita, in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione – ha colpito pesantemente il sistema industriale italiano e in particolare quello petrolifero, che è stato l’unico a registrare una nuova contrazione nei consumi. Il petrolio è stata infatti l’unica fonte che non ha recuperato nulla di quanto perso nel 2009 a causa della crisi, come hanno invece fatto energia elettrica e gas. Il suo peso sul totale è così sceso intorno al 39% rispetto al 41% del 2009, pur restando la nostra principale fonte di energia”.
“Complessivamente – ha detto De Vita – negli ultimi sei anni i consumi petroliferi sono diminuiti più di quanto avessero fatto in occasione del secondo shock petrolifero (19,2 milioni di tonnellate in meno)”.