Equitalia, AI LIMITI DELL’USURA, MA IN VIA COLOMBO 271 CANTANO VITTORIA
Un agente della riscossione esoso, ingordo, punitivo, che castiga
ritardi e distrazioni con comportamenti ai limiti dell’usura. Così
appare Equitalia nel servizio di Report andato in onda domenica su
Raitre. Così giudicano la società di riscossione molti cittadini che
ritengono di essere diventati vittime di un meccanismo inesorabile. Tra
questi, il programma di Milena Gabanelli citava il professor Marco
Revelli, che ha raccontato all’autrice dell’inchiesta su Equitalia,
Govanna Boursier, di aver avuto la casa ipotecata per un debito di 700
euro (qualche multa non pagata, per aver vissuto un anno all’estero).
Il costituzionalista Michele Ainis, invece, la sua disavventura l’ha
raccontata sul Sole 24 ore. “Una storia d’abusi e soprusi. Una vicenda
di tasse occulte. Un viaggio nel girone dantesco della burocrazia
fiscale. Squilla il cellulare e una funzionaria della banca mi dice:
‘Professore, per quella pratica di fido ci siamo dovuti fermare. Lei ha
un’ipoteca sulla casa. Un’ipoteca legale’. Per un attimo mi manca il
fiato in gola. Poi chiedo: ‘Da quando? E chi l’avrebbe iscritta?’
‘Equitalia. Venga in banca, ne parliamo di persona’”. Continua Ainis:
“Per gli italiani Equitalia è un po’ come la Spectre, un’organizzazione
invisibile e implacabile; ma senza James Bond a difenderci dalle sue
trappole infernali”. Prendi una multa. Te ne dimentichi. Anni dopo ti
ritrovi un’ipoteca sull’immobile di proprietà per una cifra colossale
rispetto all’ammontare originario del debito. Racconta Ainis: “Mi
presento in via Colombo, a Roma, numero civico 271. Informazioni, è di
quelle che ho bisogno. Mentre tutti gli altri sportelli chiudono alle
13 e 30, la fila per le informazioni era bloccata già alle 11, dieci
minuti fa. Per forza, è su questa fila che c’è ressa.
La maggior parte di noialtri è come il protagonista del Processo
di Kafka, non sappiamo nulla del capo d’imputazione che ci pende sulle
spalle”. Così, per otto multe mai ricevute oppure contestate e una
tassa sui rifiuti non pagata, è stata iscritta ipoteca per oltre 6 mila
euro. Senz’altra via d’uscita che pagare: “Per cancellare l’ipoteca
devo prima estinguere il debito o in alternativa aspettare per qualche
secolo le risposte giudiziarie”. Equitalia nasce nel 2006. È una
società per azioni a totale capitale pubblico: 51 per cento
dell’Agenzia delle entrate e 49 per cento dell’Inps. Suo compito,
riscuotere i tributi. Prima ci pensavano una quarantina di soggetti
privati, banche o esattori spesso discussi (come, in Sicilia, i cugini
Salvo, legati a Cosa nostra). Con Equitalia, la riscossione è tornata
in mano pubblica. Suo compito istituzionale è “quello di contribuire a
realizzare una maggiore equità fiscale”. Ci riesce? Dal palazzo
romano di via Cristoforo Colombo dicono di sì. Allineano i risultati
positivi: 7,7 miliardi di euro riscossi nel 2009, più 10 per cento
rispetto all’anno precedente, ma soprattutto più del doppio di quanto
riuscivano a portare a casa gli esattori privati, che nel 2005 (ultimo
anno prima della nascita di Equitalia) avevano incassato non più di 3,8
miliardi di euro. Certo, pagare le tasse non piace a nessuno e per
farle pagare è necessario ricorrere a strumenti come i fermi
amministrativi delle auto (96 mila nel 2009) o le ipoteche sugli
immobili (180 mila). Ma queste arrivano dopo avvisi, preavvisi,
solleciti. E poi, dicono in corso Colombo, l’abuso è non pagare le
tasse, non il farle pagare.
Certo, restano le innumerevoli proteste dei cittadini che si sentono
vessati senza ragione, come il professor Revelli, come il professor
Ainis. Cittadini senza nome e senza strumenti per reagire che, per
imposizioni spesso contestate, si vedono caricati di una sanzione del
30 per cento, più un 6 per cento di mora dopo 90 giorni. Con un aggio
incassato da Equitalia che è del 4,6 per cento entro i 60 giorni, ma
che al sessantunesimo giorno diventa del 9 per cento. Di fronte alle
denunce di Ainis, possibile che Giulio Tre-monti, Renato Brunetta e
Roberto Calderoli, il grande semplificatore, non abbiano niente da dire?
Fonte Il Fatto
usura autorizzata é inutile lasciare commenti per sfogare tanto loro dico i max media difendono le loro tasche cosa gl’interessa del popolo che non arriva alla fine del mese con quello che guadagna, dov’è la tanta villantata demograzia con tanta sporca politica?