Equitalia, continuano gli ERRORI/ORRORI: 330 mila euro da pagare, debitore si rifiuta, anzi chiede il risarcimento!
Riminese, aveva accumulato decine di contravvenzioni ai mezzi di sua
proprietà. Nonostante avesse già pagato la cifra di 144 mila euro per varie multe e contravvenzioni, l’Equitalia gliene aveva chiesti altri 330 mila! Ma in base a una sentenza del 28 maggio in cui un giudice di pace di
Roma ha stabilito che non hanno validità le cartelle esattoriali prive
di copie conformi all’originale, l’uomo si era rifiutato di pagare. Adesso, non solo si rifiuta di pagare in quanto le cartelle risultano solo in copia, senza contare che le sanzioni amministrative,
passati cinque anni, cadono in prescrizione e quindi non si possono
richiedere pagamenti che risalgono agli anni Ottanta o Novanta, ma adesso ha intenzione di chiedere anche i danni alla Gerit-Equitalia: circa 160 mila euro per appropriazione indebita.
‘Equitalia cerca in tutti i modi di riscuotere multe, contravvenzioni, bolli non pagati anche a distanza di decenni – afferma l’avvocato Angelo Pisani, presidente di Noiconsumatori.it – e adesso si sta azzardando addirittura a fornire cartelle senza copie conformi all’originale, a pignorare case in maniera illegittima, a chiedere miliardi di euro per errore, con la conseguenza che molti debitori (reali o presunti) sono finiti in ospedale per malore. Basta con questi soprusi!