Equitalia, file disumane agli sportelli dalle 6 del mattino alle 12
COMUNICATO
STAMPA
EQUITALIA, FILE DISUMANE AGLI SPORTELLI
DALLE 6 DEL MATTINO ALLE 12
ADDIRITTURA
SI VENDONO I NUMERI A
30 EURO PER CONOSCERE LA PROPRIA
POSIZIONE DEBITORIA ED EVITARE DISAGI ED
ATTESE
AMARO INIZIO 2010 PER I CONTRIBUENTI
NAPOLETANI PERSEGUITATI DA CARTELLE PAZZE E FERMI AMM.VI-IPOTECHE
INVIATI DA EQUITALAI POLIS
Migliaia di cittadini, donne, anziani e disabili compresi, al rientro dalle vacanze hanno trovato ad attenderli altrettante, ingiuste, minacce di ipoteca- fermo-pignoramento della propria auto e da oltre una settimana sono costretti a sostenere file disumane ed attese estenuanti presso gli sportelli di Equitalia Polis, la famosa ex Gestline, con la speranza di poter ricevere informazioni e spiegazioni in merito ai provvedimenti ricevuti. Spesso si tratta di illegittime procedure azionate per il recupero di presunti crediti anche prescritti oppure oggetto di sgravi in favore degli enti impositori e di spese ingiustificate ed inesistenti.
Proprio in questi giorni, intanto, anche una buona notizia per i contribuenti: un altro Giudice napoletano, accogliendo la difesa dell’avv. Angelo Pisani, presidente del movimento Noiconsumatori.it e difensore le vittime dell’epidemia di fermi pazzi, ha dichiarato illegittimo ed improcedibile la procedura di fermo amministrativo del veicolo a danno di un cittadino. Non solo. Egli ha condannato il concessionario a risarcire 2500,00 euro per tutti i danni esistenziali e patrimoniali provocati con la minaccia di fermo amministrativo, oltre a pagare 1250,00 euro per spese giudiziali.
“Purtroppo – dichiara in una nota, l’avv. Angelo Pisani – visto l’interesse in gioco e il gran numero di cittadini che solo per paura di subire un’ipoteca o il pignoramento del veicolo paga tutto quanto richiesto, la Gestline, oggi Equitlia Polis, non controlla preliminarmente i crediti da esigere ed ignorando alcune norme in materia, nonostante le numerose condanne subite, tenta in ogni modo di recuperare denaro dai contribuenti, addebitando anche somme non dovute e spese insistenti talvolta relative a multe annullate, prescritte, condonate o addirittura già pagate.
Ma ora basta.
L’avv. Angelo Pisani domani notificherà una diffida anche al Consiglio dei Ministri per mettere in luce il fenomeno della riscossione forzata e l’illegittimità dei fermi amministrativi minacciati sui veicoli dei cittadini, chiedendone il rispetto dei diritti dei contribuenti per i numerosi casi di nullità ed illegittimità del titolo esecutivo presupposto delle procedure.
Inoltre, si annuncia proprio presso gli sportelli della Equitalia Polis una manifestazione degli “angeli di Noiconsumatori.it” e dei “fermati napoletani” per esprimere civilmente, ma seriamente, lo sconcerto e la sfiducia nelle istituzioni che assistono senza alcun intervento a tutela della collettività, vista la continua persecuzione ed illegittima pretesa ai danni dei cittadini. Durante la manifestazione, inoltre, saranno distribuiti i fac-simili della domanda di opposizione che sarà anche pubblicata sul sito www.noiconsumatori.it.
Espressamente, l’avvocato
Pisani invita le
vittime delle minacce di fermo a denunciare gli abusi subìti ed a chiedere di sentire dichiarata l’illegittima della
procedura di fermo amministrativo disposto sul veicolo per presunte multe non
pagate. I cittadini devono veder annullato il provvedimento impugnato, proprio
perché la legge non prevede
assolutamente il fermo amministrativo dei veicoli per presunte multe non
pagate, cosa che la Gestline dovrebbe sapere anche se finge di
ignorarlo.
Oltre al Tar del Lazio poi, da tempo, anche diversi giudici partenopei, del Tribunale e dell’ufficio Giudici di Pace, hanno condannato la Gestline e dichiarato “fuorilegge” il fermo
amministrativo sui veicoli per
presunte multe non pagate e per cartelle esattoriali spesso mai
notificate, ma la Gestline continua a far partire un’altra ondata di 50 mila
fermi amministrativi violando ogni regola di trasparenza, correttezza e buona
fede.
A questo punto, l’associazione Noiconsumatori.it promette: faremo risarcire anche il danno esistenziale e
da turbativa della qualità della vita del cittadino
vessato e perseguitato dalla gestline come già stabilito dai giudici Gattoni, Marzano, Salvatore e
Mari, condannando la società di riscossione a 500 euro per i danni provocati, oltre
1000 euro di spese legali. Tanto costerà alla concessionaria dei tributi
partenopea l’ansia e la turbativa della qualità della vita procurati al
cittadino vessato e perseguitato da inammissibile ed illegittima minaccia di
fermo amministrativo del suo veicolo, sottratto ingiustamente alla disponibilità
del proprietario pur se necessario a svolgere la propria attività sociale, familiare e lavorativa.