EQUITALIA – RAFFICHE DI CARTELLE PER LE FESTE
Mentre
dopo il mio appello l’ad di Equitalia Ruffini annuncia una tregua per Natale,
gli esattori in queste ore continuano a bombardare i contribuenti con
notifiche, cartelle ed atti esecutivi. Parte la protesta di NOI CONSUMATORI
«Di solito mandiamo 300 mila cartelle alla
settimana. Tra il 24 dicembre e il 6 gennaio notificheremo solo quelle in
scadenza. Poche migliaia. Tutte le altre slitteranno a dopo le feste».
L’aveva definita una “tregua di Natale”
Ernesto Maria Ruffini, amministratore delegato di Equitalia, nell’intervista
rilasciata ieri a Lorenzo Salvia del Corriere della Sera.
«Questa non è la realtà, la drammatica situazione
che stanno vivendo gli italiani dice esattamente il contrario», replica
l’avvocato Angelo Pisani, presidente
di NOICONSUMATORI.IT, che ha sul tavolo copie della raffica di ingiunzioni,
notifiche e pignoramenti recapitati in questi giorni nelle case di centinaia e
centinaia di contribuenti. «Un autentico “bombardamento” natalizio,
altro che tregua, altro che aver accolto, come avevano detto, la moratoria da
noi richiesta in favore di famiglie e imprese stritolate dai debiti anche
questo Natale dopo ben otto anni di recessione!», protesta Pisani.
E aggiunge: «il 4 dicembre scorso in una
nota chiedevamo ai vertici Equitalia di sospendere almeno le esecuzioni
forzate. E pochi giorni fa ci siamo rivolti al premier Renzi e al ministro
Padoan indicando la non rinviabile necessità di emanare un decreto
Salva-Italiani con la stessa tempestività adottata per il salvataggio delle
banche. Dall’intervista a Ruffini poteva sembrare che la nostra richiesta fosse
stata recepita, con una moratoria festiva sulle attività di riscossione. Invece
anche oggi, 21 dicembre, stanno arrivando a tutto spiano riepiloghi di cartelle
e minacce di esecuzione, con gravi danni psicologici per i contribuenti».
«Dobbiamo trarre l’amara conclusione –
conclude l’avvocato Pisani – che l’amministratore annuncia una cosa
e gli esecutori continuano a fare cassa con tutti i metodi ben noti ai
cittadini, anche a Natale. Questo è ingiustificabile per chiunque, figuriamoci
se è tollerabile per un colosso come Equitalia fingere una tregua e poi
intimare gravosi pagamenti cui seguono esecuzioni. Non lo permetteremo e
andremo avanti in tutte le sedi al fianco dei contribuenti».