Equitalia soccombe in Cassazione, la Suprema Corte accoglie le giuste ragioni di un contribuente difeso da Pisani.
Pisani contro Equitalia che soccombe in Cassazione. «Con l’ultima sentenza della
Suprema Corte ancora una volta garantiamo giustizia e assicuriamo difesa: solo
dalla notifica di un atto integrale si ha piena conoscenza legale e decorrono i
termini per l’impugnazione di un provvedimento». E’ il primo commento a caldo
dell’avvocato Angelo Pisani sulla sentenza della Sesta Sezione Civile della
Cassazione che, con provvedimento depositato in queste ore, ha accolto il
ricorso presentato da un contribuente di Roma, assistito da Pisani, e rigettato
l’opposizione presentata da Equitalia contro il provvedimento della Commissione
Tributaria Regionale già favorevole allo stesso contribuente.
Con un provvedimento destinato ad entrare nelle pagine della Giurisprudenza, la Corte
presieduta dal giudice Marcello Iacobellis ha stabilito in sostanza che
nessun rilievo può avere l’intervento di un precedente rateizzo o altro
documento per la piena conoscenza dell’atto al contribuente, perché tale piena
conoscenza si verifica solo con e dalla data di notifica dell’atto originario,
che non può essere sostituito, nemmeno dall’estratto ruolo.
«Ancora una
volta – spiega l’avvocato Pisani – Equitalia aveva cercato di far valere
documenti non idonei a stabilire la conoscenza dell’atto, così negando
sostanzialmente al cittadino perfino il diritto di difesa. Ma la Cassazione ha
accolto le giuste ragioni del contribuente, cui d’ora in poi non basterà
recapitare notifiche dal contenuto vago o parziale per pretendere somme di cui
non si conoscono nemmeno le motivazioni».