Ercolano, denunciarono il racket ora non pagheranno le tasse
ERCOLANO
(9 gennaio) – Venti imprenditori non pagheranno le tasse comunali per
tre anni. È il premio al loro coraggio, alla forza di denunciare chi
vorrebbe imporre loro il racket. A dicembre ventidue persone finirono
in cella grazie alle denunce di sei imprenditori di Ercolano;
l’operazione «Regalo di Natale» fu presa ad esempio dal procuratore
Rosario Cantelmo e dal comandante regionale dei carabinieri, Franco
Mottola.
«Sono riusciti a far liberare la città» fu spiegato allora e in Comune
si brindò agli arresti. Oggi una prima lista degli imprenditori
antiracket è pronta, saranno i primi beneficiari del taglio delle
imposte che consentirà loro di risparmiare circa ventimila euro.
«E la delibera con la quale i commercianti che denunciano il racket
sono esentati per tre anni dal pagamento delle imposte comunali sta
facendo scuola – incalza il sindaco di Ercolano, Nino Daniele – Lo
testimonia il fatto che copia dell’atto ci è stato richiesto da altre
amministrazioni, non solo della Campania. Presto insomma la scelta
fatta da Ercolano sarà ripetuta in altre realtà locali». Nel novembre
scorso era stata lanciata la campagna antiracket «Pago chi non paga»
rivolta ai negozianti capaci di dire no alle richieste estorsive delle
organizzazioni malavitose.
«Chi non paga la camorra – sottolinea il primo cittadino – per tre anni
è esentato dal pagamento di tutte le imposte comunali: dalla Tarsu
all’Ici fino all’occupazione di suolo pubblico».
Una prima lista di imprenditori è già stata redatta. Una ventina quelli
individuati dall’amministrazione grazie alle sentenze sin qui emesse
contro i clan Ascione-Papale e Birra-Iacomino. Infatti, per poter
essere esentati dal pagamento delle imposte serve almeno la sentenza di
primo grado.