Esami «comprati» a Giurisprudenza: il pm chiede 26 rinvii a giudizio
Ventisei richieste di rinvio a giudizio sono state avanzate dal pm Giancarlo Novelli nell’ambito dell’inchiesta sugli esami «comprati» alla facoltà di Giurisprudenza della Università Federico II di Napoli. Gli imputati sono 24 studenti e due bidelli, Antonio Miele e Silvio Monetti, accusati di corruzione e falso. Molti tra gli studenti coinvolti si sono nel frattempo laureati e alcuni hanno anche superato l’esame di avvocato: sono state avviate le procedure per la revoca del titolo e della laurea.
Questo il meccanismo con cui Miele e Monetti, in cambio di denaro, sarebbero riusciti ad attribuire agli studenti gli esami, soprattutto quelli più difficili: il docente, prima di ogni seduta d’esame, riceve dal bidello le «camicie» in bianco; le restituisce al termine della seduta, compilate con i nomi degli studenti esaminati, i voti e la firma. Anziché riportare le «camicie» in segreteria, i bidelli ne sostituivano una, rifacendola da capo, aggiungendo i nomi di uno o due studenti e falsificando le firme dei docenti. Nella lista compilata dal pm testi figurano molti noti docenti della Federico II tra cui l’intero senato accademico; le loro firme sono state tutte contraffatte.