Esodo Pasqua: si parte tra nuvole e crisi
Le scuole sono chiuse e già da ieripomeriggio gli italiani, sotto un clima meteorologico incerto, si sono messi in viaggio per le località di vacanza, per andare a trovare parenti o amici o verso le seconde case. Le partenze proseguiranno nelle giornate di oggi e di sabato, mentre i primi rientri sono attesi nel pomeriggio-sera di lunedì e soprattutto martedì, 10 aprile, giornata di consueto caratterizzata dalle maggiori punte di traffico.
L’esodo di Pasqua è statisticamente quello più a rischio di incidenti stradali tanto che nel lungo week end 2011 si registrò un aumento delle vittime del 54%, ricorda la Fondazione Ania che invita i vacanzieri in partenza alla prudenza e alla massima attenzione alla guida. Intanto Aigo-Confesercenti si unisce al coro di quanti sostengono che saranno sempre meno gli italiani che si sposteranno in questo fine settimana e per la prima volta si ridurrà anche il periodo di permanenza che si attesta ad un massimo di due giorni. Buone le previsioni invece di presenze straniere che hanno già prenotato con largo anticipo il soggiorno nelle strutture ricettive. “Il trend previsto dovrebbe attestarsi a quello dello scorso anno – spiega il presidente di Aigo, Agostino Ingenito – quando a salvare il periodo pasquale fu appunto la forte presenza straniera. Preferite come sempre le città d’arte, si registra il pienone a Roma, Firenze e Venezia con punte interessanti anche a Napoli e nel Sud Italia”. D’altra parte la crisi economica e la festività che cade bassa sul calendario, non facilita le partenze: è troppo presto per il mare, troppo tardi per la montagna. La società Trademark calcola poco più del 9% degli italiani farà una breve vacanza di 2-3 notti, con un calo di circa il 30% rispetto alle stime della Pasqua 2011. Secondo Fipe Confcommercio al ristorante nel giorno della Resurrezione andranno circa quattro milioni di persone.
La spesa complessiva stimata in 172 milioni di euro è considerata soddisfacente seppur in leggero calo rispetto al 2011. La formula al ristorante nella maggioranza dei casi sarà quella del “tutto compreso” per una spesa media di 40 euro a persona. Stessa modalità, per il pranzo di Pasquetta dove sono attesi circa due milioni e mezzo di consumatori per una spesa stimata in 100 milioni di euro. “In un momento di difficoltà della congiuntura economica – commenta il presidente Fipe, Lino Stoppani – non c’è da aspettarsi miracoli. Gli italiani hanno sempre meno soldi per il tempo libero e sono intimoriti da un futuro che presenta incertezze. Per fortuna ci sono molti ristoranti che consentono agli italiani di passare una festività fuori casa rispettando la tradizione anche a tavola, con il menu pasquale del proprio territorio, senza necessariamente spostarsi troppo dai luoghi di residenza”. Con la benzina ormai vicina alla soglia dei due euro al litro, molti trovano alternative al viaggio solitario in auto. Moltissimi hanno deciso di affidarsi al treno ma c’é anche chi non rinunzia all’auto e conta sulle cosiddette “pompe bianche”, chi riduce la pressione sul pedale dell’acceleratore per far diminuire i consumi, e c’è chi mette a disposizione i propri posti liberi in auto “affittandoli” ad altre persone intenzionate a percorrere la stessa tratta. In quest’ultimo caso i vantaggi economici sono netti: si risparmia subito – calcola postoinauto.it, sito dedicato all’auto condivisa – almeno il 50%, riempiendo l’auto addirittura il 75% o l’80%. Tradotto sulla tratta più richiesta, la Milano-Roma, il viaggio condiviso viene a costare, anziché 120 euro tra benzina e pedaggio, 30 euro a persona.