EUROPA. Elevati standard di qualità per le acque dell’Ue. Parlamento approva direttiva
Ha ottenuto 630 sì e 10 no dagli europarlamentari in Plenaria la direttiva che fissa gli standard di qualità ambientale per le acque di superficie dell’Ue. Questi standard rappresentano la concentrazione di un particolare inquinante o gruppo di inquinanti nelle acque e nei sedimenti, che non deve essere superata, per tutelare la salute umana e l’ambiente; sono previste differenziazioni tra acque interne (fiumi e laghi) e acque di superficie (costiere e territoriali).
La direttiva ha elencato 33 sostanze “pericolose prioritarie” che causano l’inquinamento e che devono essere ridotte gradualmente. Tra queste ne sono state identificate 13 come più pericolose, tra cui il cadmio, il mercurio e gli idrocarburi policiclici aromatici; gli eurodeputati avrebbero voluto aggiungere all’elenco altre 14 sostanze, tra cui le diossine, ma per queste si dovrà attendere il parere della Commissione Ue. Questa, inoltre, dovrà verificare entro il 2018 che gli Stati membri abbiano fatto progressi nella riduzione graduale dell’inquinamento causato da queste sostanze prioritarie. Gli Stati membri possono avvalersi di zone di mescolamento, adiacenti ai punti di scarico, in cui le concentrazioni di uno o più inquinanti possano superare gli standard fissati; tale superamento non deve però avere “conseguenze sulla conformità del resto del corpo idrico superficiale ai suddetti standard”. Gli Stati membri che ricorrono a questa possibilità, dovranno descrivere nei piani di gestione dei bacini idrografici elaborati a norma della direttiva quadro sulle acque gli approcci e le metodologie applicati per ottenere tali zone e dovranno anche descrivere le misure adottate al fine di ridurre in futuro le dimensioni delle zone di mescolamento. Ogni Stato dovrà fare un inventario, con eventuale mappatura, delle emissioni, degli scarichi, delle perdite di sostanze prioritarie e degli inquinanti indicati dalla direttiva per ogni bacino idrografico o parte di esso.
Il Commissario Ue all’ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato: “questa direttiva ha un’importanza particolare perché completa il quadro giuridico di protezione delle risorse acquifere dell’Europa. Sono soddisfatto dell’approccio avuto dal Parlamento durante il compromesso ed esprimo la mia condivisione all’accordo raggiunto”.