EUROPA. Ok dal Parlamento Ue al sistema di scambio quote emissioni per il settore aereo
Anche il settore dell’aviazione sarà incluso nel sistema di scambio delle quote di emissione, previsto dalla nuova direttiva comunitaria per la riduzione delle emissioni dei gas serra. Oggi lo ha approvato il Parlamento Ue in seconda lettura durante la Plenaria a Strasburgo, quindi a partire dal 2012 i voli intercomunitari e i voli che hanno come partenza o destinazione un Paese dell’Ue saranno inclusi in questo sistema e tutte le compagnie aeree, a prescindere dalla loro nazionalità, avranno la possibilità di vendere le proprie quote in eccesso nel momento in cui riducono le proprie emissioni o di acquistare quote supplementari nel momento in cui le emissioni aumentano.
Attualmente soltanto le emissioni dei voli nazionali sono inserite negli obiettivi del Protocollo di Kyoto in materia di riduzione delle emisisoni, mentre l’aviazione internazionale ne è esclusa. Inoltre il carburante per il voli internazionali da sempre beneficia di esoneri fiscali. Le emissioni dell’aviazione rappresentano circa il 3% del totale delle emissioni, ma sono in rapida crescita: dal 1990 sono aumentate dell’87%.
Dal 2012 le compagnie aeree riceveranno l’85% delle loro quote d’emissione gratuitamente; tale percentuale potrà essere ridotta dal 2013, nel contesto di un riesame generale della direttiva. Per le compagnie aeree che registrano una grande crescita o per le nuove che entrano sul mercato è prevista una riserva speciale di quote gratuite. Ora spetta al Consiglio il compito di adottare formalmente la direttiva che poi sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà subito in vigore.
“Le emissioni di gas a effetto serra dei trasporti aerei internazionali aumentano più rapidamente rispetto a quelle di tutti gli altri settori dell’Ue, e questa crescita compromette il progresso globale che stiamo cercando di realizzare in materia di riduzione delle emissioni” ha commentato Stavros Dimas, commissario Ue responsabile all’Ambiente. “Quest’accordo permetterà al settore dell’aviazione di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Europa in merito al cambiamento climatico, come fanno già molti altri settori – ha spiegato Dimas – Il voto del Parlamento Ue è anche di buon augurio per la conclusione di un accordo sul pacchetto “clima ed energia” presentato dalla Commissione Ue a gennaio 2008″.