Eurostat, allarme deficit e debito in Italia Berlusconi: «Taglio graduale dell’Irap»
Il governo ha «allo studio altri
interventi per ridurre la pressione fiscale, aumentare i consumi e
agevolare gli investimenti: tra questi il taglio graduale dell’Irap
fino alla sua soppressione». Lo dice il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi in un messaggio letto dal sottosegretario alla presidenza
del consiglio Gianni Letta all’assemblea della Cna. Proprio stamabe
l’Eurostat ha lanciato un nuovo allarme per la crescita del deficit
pubblico nei sedici paesi dell’euro sia nell’intera Ue nel 2008. Lo
rileva Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, che per Eurolandia
indica un aumento in rapporto al Prodotto interno lordo (Pil) al 2,0%
del 2008 rispetto allo 0,6% del 2007 e per l’Ue al 2,3% rispetto allo
0,8% dell’anno precedente.
L’Italia, secondo i dati diffusi dall’ufficio di statistica che
conferma con una seconda notifica quelli già diffusi in aprile, è
passata dall’1,5% del 2007 al 2,7% dell’anno scorso. In aumento anche
il debito pubblico sempre in rapporto al Pil: nella zona dell’euro è
salito dal 66% della fine del 2007 al 69,3% della fine del 2008 e
nell’Ue dal 58,7% al 61,5%. In questo caso il nostro Paese mantiene il
primato con un 105,8% del 2008 contro il 103,5% del 2007. In una nuova
tabella Eurostat mostra anche l’impatto netto degli interventi pubblici
per fronteggiare la crisi finanziaria: questi interventi nel 2008 hanno
aumentato il deficit pubblico di un ammontare definito «trascurabile»,
pari allo 0,04% del Pil nella zona dell’euro (3,3 mld) e dello 0,07%
nell’Ue (9,2 mld di euro). L’impatto sul debito pubblico è stato nel
2008 di 175 miliardi nella zona dell’euro, pari all’1,9% del pil,
mentre nell’Ue è stato di 242 miliardi (1,9%).