Fa ricorso al Comune e lo ottiene…dopo 30 anni!
Il titolare di una pizzeria di Ponzano
(Treviso) ha fatto ricorso contro il Comune ritenendo di aver versato
ingiustamente del denaro per ottenere la concessione edilizia
necessaria per i lavori di ristrutturazione del suo locale. Ha vinto il
ricorso e si è visto restituire la somma sborsata… dopo 30 anni.
Sì, perché la vicenda prende le mosse nell’anno 1979 e la giustizia
lumaca, in questo caso quella amministrativa, ha dovuto attraversare
tutti i gradi di giudizio: dal Tar del Veneto che dopo undici anni di
studio ha rigettato la richiesta di rimborso, fino al Consiglio di
Stato che in 14 anni è arrivato a ribaltare la sentenza del tribunale
di Venezia. La somma depositata in municipio alla fine degli anni ’70,
a titolo di oneri di urbanizzazione per il rinnovamento del fabbricato,
ammontava a poco più di quatto milioni di lire. Ora è stato restituito
al proprietario il corrispettivo in euro, più gli interessi, per un
totale di quasi 14 mila euro.
La ristrutturazione riguardava – ironia del caso – la pizzeria “Al
municipio”, proprio davanti al Comune. L’amministrazione di allora
aveva dato il via libera per l’ammodernamento interno del locale,
imponendo però la concessione edilizia e il pagamento degli oneri di
urbanizzazione per poter metter mano al fabbricato diviso in parti
commerciali e residenziali.
Per questo il proprietario, Livio Zanatta, pur di cominciare i lavori,
aveva depositato un libretto bancario contenente poco più di quattro
milioni di lire, riservandosi il diritto di riprendersi i soldi se
questi non fossero stati dovuti. Per gli uffici municipali però,
nonostante gli inviti a rivedere le pratiche, la concessione era
necessaria, e poteva essere rilasciata solo dietro pagamento. Zanata
non si è perso d’animo è ha presentato ricorso al Tar. La giustizia ha
fatto il suo corso e ha riconosciuto le sue ragioni. Dopo trent’anni.