Facebook, 350 milioni di utenti ora più attenzione alla privacy
ALTRO che bolla o moda passeggera: la crescita di Facebook a livello
mondiale non accenna ad arrestarsi. Il social network più utilizzato in
Italia e nel globo ha raggiunto i 350 milioni di utenti, 50 milioni dei
quali si sono iscritti negli ultimi 2 mesi e mezzo. Se il sito fosse
una nazione sarebbe la terza più popolosa dopo Cina e India. Per
adeguarsi alla sua dimensione, l’azienda di Palo Alto si prepara ad
apportare alcuni cambiamenti legati alla privacy dei suoi membri.
In una lettera aperta, comparsa in testa al sito a tutti gli iscritti (e consultabile anche sul blog ufficiale),
il fondatore Mark Zuckenberg ha annunciato l’introduzione di modifiche
nella gestione dei contenuti dei membri. Innanzitutto sarà eliminata
una parte delle “reti”, i gruppi geografici a cui si veniva associati
al momento dell’iscrizione e che permettevano, ad esempio, di conoscere
quale altro collega o compagno utilizzava Facebook.
“L’attuale modello di privacy, che
gravita intorno alle reti, comunità scolastiche, aziendali o
geografiche, funzionava bene quando Facebook era utilizzato
principalmente da studenti – spiega nella lettera Zuckenberg – perché
era ragionevole pensare che uno studente volesse condividere contenuti
con i propri compagni. Con il tempo, gli utenti ci hanno chiesto di
aggiungere reti aziendali e geografiche, tanto che oggi esistono reti
che coprono intere nazioni, come l’India e la Cina”.
Proprio le dimensioni delle reti
geografiche ha portato alla necessità di eliminarle del tutto: “Alcune
reti contano oggi milioni di membri – continua il fondatore – e per
questo siamo giunti alla conclusione che il modello attuale non sia più
il modo migliore per consentire agli utenti di controllare la propria
privacy”.
La gestione dei contenuti e delle
informazioni diffuse dai suoi iscritti è da sempre il tallone d’Achille
del social network. La crescente quantità di link, post e foto
condivise all’interno di Facebook rende sempre più complesso “trovare”
quello che si cerca e l’aggiornamento del marzo scorso, con
l’introduzione dei filtri, non si è rivelato del tutto in grado di
rispondere alle esigenze dei navigatori. A questo problema si affianca
poi il controllo sui contenuti e la gestione della privacy, regolata
attraverso un sistema fin troppo complesso e ignorato da larga parte
degli utenti.
Tra poco sarà possibile decidere chi
può vedere una nostra foto o il nostro status con un semplice clic. Già
da tempo su Facebook si possono inserire dei limiti, ma l’operazione è
possibile solo impostando una rigida divisione in gruppi con relativi
accessi. Una procedura troppo complessa da realizzare per buona parte
dei navigatori.
Il nuovo pannello per gestire la
privacy verrà, con tutta probabilità, seguito dall’ennesimo rifacimento
del look del sito, di cui circolano in rete già numerose immagini e che
punta proprio a semplificare l’esperienza dell’utente senza che questi
si perda nell’onda degli aggiornamenti.