Falsa differenziata in molti comuni
«In molti Comuni del casertano la raccolta differenziata è finta. Ce ne siamo accorti attuando un vero e proprio pedinamento dei sacchetti di spazzatura. Il che mette in risalto un interesse alla raccolta indifferenziata». Audizione da brivido, quella di Corrado Lembo, procuratore di Santa Maria Capua Vetere. Ieri ha incontrato la commissione regionale ecomafie, bonifiche ambientali e rifiuti. Ha delineato un quadro allarmante di quel che tuttora accade nel territorio casertano, dove storicamente più forti sono stati gli intrecci tra camorra e politica nel ciclo di smaltimento dei rifiuti. Secondo Lembo «in molti Comuni sono tuttora presenti convitati di pietra, con i quali i sindaci sono costretti a fare i conti e che detengono il potere necessario a condizionare le politiche territoriali».
Di qui le riserve del pm circa l’ipotesi di affidare alle amministrazioni locali lo smaltimento della spazzatura. Lembo ha inoltre invitato a non abbassare la guardia sui consorzi di bacino. Infatti: «L’unificazione, pur rispondendo ad una logica di razionalizzazione, in assenza dei controlli rischia di determinare il perpetuarsi delle gravissime distorsioni verificatesi in passato». Il pm ha insistito con i consiglieri regionali appunto sulla necessità di rendere più efficienti ed imparziali le verifiche: «I controlli di legalità amministrativa andrebbero fatti prima di quelli giudiziari. Il vero tema, però, è: chi controlla i controllori? Buona parte dei controllori si sono dimostrati spesso criminali, che vivono di corruzione e concussione. Gruppi di funzionari dello Stato che operano alle spalle dello Stato. Nella provincia di Caserta questo è un costume estremamente diffuso».
Esempio eclatante, la mancata depurazione dei Regi Lagni attraverso i depuratori affidati in concessione ad Hydrogest. Riflette Lembo: «La depurazione non avveniva e spesso i fanghi cosiddetti di depurazione inquinavano ulteriormente. Come è possibile che nessuno presso questa Regione, che pure ne ha titolarità, abbia mai effettuato un’attività di verifica sui controlli?». Al termine dell’audizione, ha commentato il presidente della commissione, Antonio Amato: «Continuiamo ad acquisire dati e rilevazioni che indicano nel perverso intreccio tra legale ed illegale, tra lecito e criminale il vero tema dell’affaire rifiuti in Campania».