Falsi dirigenti Agenzia delle Entrate – La Cassazione si pronuncia il 21 ottobre
Il
prossimo 21 ottobre la Corte di Cassazione deciderà il destino degli avvisi
fiscali firmati dai funzionari dell’Agenzia delle Entrate decaduti in virtù
della sentenza di marzo scorso della Corte Costituzionale. Le loro nomine,
infatti, erano decadute con effetto retroattivo perché erano stati assunti
senza concorso.
Quale
sarà allora la sorte degli avvisi a firma di questi dirigenti notificati ai
contribuenti dall’Agenzia? L’attesa cresce fra cittadini ed addetti ai lavori,
perché i pareri degli esperti su questo punto si presentano contrastanti. Va
detto però che numerose commissioni tributarie hanno già accolto i ricorsi dei
cittadini basati sulle firme dei cosiddetti “falsi dirigenti”. Non appare
infatti sostenibile la tesi di un atto firmato da un soggetto che non aveva la
qualifica per farlo e, quindi, neanche la preparazione e l’esperienza, come
prevede invece il principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione,
che proprio per questo esige l’accesso a tali ruoli attraverso pubblici concorsi.
Le
tesi a favore del contribuente sono sostenute soprattutto sulla base dalle
Commissioni Tributarie di Milano di primo e secondo grado, per le quali l’atto
è radicalmente nullo (o meglio, inesistente), perché la legge impone che gli accertamenti siano sempre
firmati da un dirigente o altro funzionario della categoria dirigenziale dal
primo delegato. La nullità sarebbe quindi rilevabile in ogni stato e grado del
giudizio, anche d’ufficio dal giudice, addirittura anche verbalmente in
udienza, e non sarebbe sanabile con il decorso del tempo. Secondo tale tesi
sarebbero da ritenere nulle anche le cartelle esattoriali di Equitalia,
comprese quelle non impugnate nei termini.
Intanto,
nella generale incertezza, tutti i contribuenti stanno sollevando l’eccezione
di nullità degli atti. E cresce l’attesa per il 21 ottobre.
OFFESE INGIUSTIZIE AI MERITEVOLI NEL CONCORSO PER TITOLI ED ESAMI A 999 POSTI DI DIRIGENTI COLORO I QUALI PER IL RUOLO DI DIRETTORI E PER CAPACITA’ PROFESSIONALI ED ORGANIZZATIVE RISULTAVARONO IDONEI AL RUOLO DI DIRIGENTI E SENZA AVERE IL MINISTERO EPURATO DALLA GRADUATORIA TUTTI I MORTI,PENSIONATI,CONGEDATI ED ALLONTANATI DAL SERVIZIO PERCHE’INCAPPATI IN TRISTI VICENDE GIUDIZIARIE, TANTO DA LASCIARE I POSTI AGLI IDONEI STESSI, TUTTO CIO’ HA FATTO SI CHE PERSONAGGI SENZA ALCUNA ESPERIENZA, CAPACITA’ E QUALIFICA ACCEDESSERO AI POSTI ILLECITAMENTE ED INGIUSTAMENTE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PER IMPRECISATE E STRANE CONOSCENZE NONCHE’ PER FAVORITISMI, CREANDO UNA SPEREQUAZIONE ED UN MALCONTENTO SIA PER DANNI ALL’IMMAGINE DEGLI ESCLUSI DALLE ELARGIZIONI E SIA PER IL DANNO ECONOMICO RETRIBUTIVO SOFFERTO. PURTROPPO LA MERITOCRAZIA E’ UN OPTIONAL NON UTILE E NECESSARIO